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Thales, salvi tutti i posti di lavoro

Dal primo giugno 23 dipendenti passano al progetto franco-malese Starmille

CHIETI. «Tutti i posti di lavoro sono stati salvaguardati. Adesso starà a ognuno fare le proprie scelte, anche se sono sicuro che la grande maggioranza dei dipendenti di Thales Chieti deciderà di aderire all’offerta della Tekne, un’offerta seria e in grado di assicurare un futuro a questo stabilimento. Ci sono però garanzie e bonus economici per tutti, sia che si decida di restare in Thales sia che si vada in Tekne, sia infine che si segua il progetto Starmille».

È questo il risultato principale a cui hanno portato i 53 giorni di sciopero e occupazione del sito di Chieti Scalo, rivendicato ieri in assemblea dal delegato sindacale Fiom Cgil, Davide Labbrozzi, affiancato da Mario Pierdomenico della rsu. Nella Thales finalmente tornata in attività, senza più bandiere sindacali al vento (è rimasto solo uno striscione appeso al muro della mensa), l’assemblea di ieri è servita a celebrare i successi di una trattativa durissima, che però ha centrato tutti gli obiettivi, con la sola eccezione di quello che tendeva ad evitare lo “spezzatino”, vale a dire la cessione del ramo d’azienda relativo al progetto Starmille alla nuova società formata dalla Thales francese e dal partner malese Sapura.

Dal prossimo primo giugno 23 dipendenti passeranno alla nuova società, ma con le dovute garanzie, sia in termini di incentivi economici sia sul fatto che, almeno per i primi anni, si continuerà a lavorare in via Mattei. Non solo, «Sapura», ha fatto sapere Labbrozzi, «porterà in dote denaro da investire. Nei prossimi incontri, in cui abbiamo coinvolto anche il Ministero, i vertici della Thales francese dovranno dirci quanto vogliono investire sul progetto. Thales ha comunque già garantito che, se nell’arco dei prossimi tre anni la società dovesse avere problemi, si riprenderà i 23 lavoratori. Non solo, oltre agli incentivi per il passaggio, abbiamo anche chiesto di alzare la ral (retribuzione annua lorda) degli stipendi».

Si apre adesso una fase in cui il sindacato continuerà a incontrare sia i vertici Thales che quelli di Tekne per mettere appunto i dettagli del passaggio di consegne. Thales, comunque, resterà in via Mattei con il progetto Starmille e non è detto che non ci possano essere collaborazioni con Tekne su determinati progetti. Entrambe le aziende hanno aperto spiragli a riguardo.(a.i.)