Ticket mensa nelle scuole, nuove scadenze e rimborsi

La quota anticipata dalle famiglie va versata non più il 7 del mese ma il 21 In arrivo detrazioni per chi ha pagato ma non ha usufruito del servizio

LANCIANO. Con il rientro a scuola, le famiglie dovranno pagare il bollettino per la ristorazione scolastica. Ma ci sono delle novità. Dopo le proteste piovute in Comune da parte dei genitori per la scelta di togliere il classico buono pasto cartaceo e sostituirlo con il pagamento, entro i primi sette giorni del mese, di un bollettino alle Poste, in banca o tabaccheria, sia se il bimbo consuma il pasto sia se non lo fa perché è assente, l’amministrazione civica ha cambiato i tempi per i versamenti e avviato i rimborsi.

«Non si paga più entro i primi sette giorni del mese», spiega l’assessore all’istruzione, Marcello D’Ovidio, «ma entro il 21 del mese di fruizione del servizio. Poi al rientro, martedì 7 gennaio o comunque nel giro di una settimana, i genitori troveranno nelle scuole gli avvisi sulle modalità di pagamento per quanto riguarda la detrazione delle assenze».

Fino a oggi i genitori hanno pagato prezzo pieno - un buono pasto costa 0,81 centesimi se reddito Isee è minore di 4.500 euro, 2,15 se è maggiore - sui bollettini, sia se il bimbo è andato a scuola tutti i giorni sia se non è andato. «Ora ci saranno i rimborsi», assicura D’Ovidio, «attraverso il rilevamento delle presenze fatte con l’aiuto delle scuole. E queste verranno comunicate ai genitori che potranno detrarre i soldi sul nuovo bollettino. Metteremo anche una tabella che agevoli nei conteggi. Ad esempio 8 assenze equivalgono a 6,48 euro da detrarre nel bollettino di gennaio, se il reddito è sotto i 4.500 euro, a 17,20 euro se si fa parte della seconda fascia. Ovviamente ci saranno controlli da parte delle scuole e del Comune».

Quindi a cambiare sono i tempi per il pagamento, non più entro il 7 ma entro il 21 giorno di ogni mese, e la possibilità di detrarre i soldi delle assenze nel bollettino successivo a quello del mese di rilevazione delle presenze.

Le tariffe restano le stesse. Non ci saranno più fasce di reddito, ma restano le due che prevedono altrettante tariffe in base a un reddito maggiore o minore a 4.500 euro Isee.

«Il prossimo anno si capirà se le tariffe potranno essere differenziate», conclude l’assessore.

Il prossimo anno dovrebbe essere attivata la card ricaricabile che i circa 1.700 alunni delle scuole primarie possono “strisciare” appena entrati a scuola, su un pos, e consumare il pranzo, senza rilevare più le presenze.

Teresa Di Rocco

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