Torino di Sangro, false vendite on line: truffe per seimila euro

Nella rete finiscono commercianti, agricoltori e studenti. Merce pagata con assegni contraffatti o mai recapitata: denunciati in sei

TORINO DI SANGRO. Due commercianti hanno venduto merce per oltre duemila euro ricevendo assegni falsi. Un agricoltore ha versato la caparra per l’acquisto di un trattore, ma il venditore è sparito. C’è anche un giovane tra le vittime delle truffe on line, che sono sempre più in aumento. Molti non denunciano, altri invece chiedono aiuto alle forze dell’ordine. È grazie a loro che i carabinieri sono riusciti ad identificare e denunciare sei truffatori in un mese.

Pensavano di farla franca due trentenni residenti a Vasto, S.V. e G.G., quest’ultimo di nazionalità romena. Ma le vittime, due commercianti di Torino di Sangro, hanno chiesto aiuto ai carabinieri. A distanza di tre mesi i militari hanno denunciato in stato di libertà alla Procura di Vasto i due truffatori. Entrambi sono residenti a Vasto e sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine. Sono accusati di truffa in concorso e falsità materiale commessa da privato. I due, dopo aver pattuito con il responsabile di una cantina l’acquisto di 500 bottiglie di vino, per un importo di mille euro, e presso una ferramenta l’acquisto di utensili per la raccolta delle olive, per un importo di circa 1300 euro, hanno saldato i conti con assegni circolari risultati completamente contraffatti. E le truffe in questo periodo si moltiplicano. Anche on line.

Gli investigatori hanno identificato e denunciato i responsabili di alcune truffe on line che utilizzavano il noto sito di annunci “Subito.it”. Una delle vittime, un piccolo agricoltore torinese, dopo aver preso contatti con un inserzionista che pubblicizzava la vendita di un trattore agricolo, ha pattuito la somma di acquisto in 3mila euro. L’uomo ha versato al venditore una caparra di 2.500 euro con bonifici bancari divisi in più tranche. Dopo aver ricevuto la somma, però, il venditore e il complice sono spariti senza consegnare la merce: L.V. e C.G., entrambi originari della provincia di Reggio Calabria, sono stati denunciati. Più o meno la stessa disavventura è capitata ad un giovane del paese, che ha versato 650 euro per l’acquisto di un ecoscandaglio professionale, ma non ha mai ricevuto lo strumento. I carabinieri hanno scoperto che i presunti autori della truffa sono due giovani originari della provincia di Siracusa, V.C. e P.M., già noti alle forze dell’ordine.

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