Torna l’autovelox e riparte la protesta

Trignina, il Comitato contro i misuratori di velocità: «Siamo stufi di giocare a guardie e ladri»

TUFILLO. Sulla Trignina spunta fuori un nuovo autovelox e il Comitato contro i misuratori di velocità torna sulle barricate. «Siamo stufi di dover giocare a guardie e ladri», protesta Antonio Turdò, presidente del Comitato. «Diciamo basta a questo assurdo braccio di ferro sull’autovelox».

L’impianto che ha fatto infuriare Turdò è stato acceso a Tufillo. Si tratta di una postazione mobile. «Gli automobilisti sono inferociti. Io stesso ho assistito a una accesa discussione fra un agente e un automobilista. È imbarazzante che l’amministrazione comunale di Tufillo a cui, dati alla mano, abbiamo dimostrato che i misuratori di velocità non servono a garantire maggiore sicurezza, sistemi nuovamente un impianto sulla Fondovalle. La postazione è illegittima», accusa Turdò invitando tutti gli automobilisti che dovessero avere la disavventura di incappare nel misuratore di velocità a raggiungere immediatamente la sede del comitato per presentare ricorso. E Turdò annuncia battaglia anche durante i lavori del prossimo consiglio.

Intanto si prepara all’udienza clou del maxi processo ai gestori dell’autovelox sulla Trignina dal 2005 al 2007 in programma il 19 marzo 2013 a Vasto. Nel corso della precedente udienza il tribunale ha ascoltato Fabrizio Liberatore, consulente informatico nominato dalla Procura per verificare il funzionamento degli impianti di rilevazione della velocità sistemati sulla Fondovalle. Quindici gli indagati accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, peculato e abuso d’ufficio. Al momento si sono costituiti parte civile 422 automobilisti. Le richieste di rimborso hanno toccato la cifra di 88 mila euro. Le multe contestate sono 560.

«Purtroppo periodicamente vengono presentate dai Comuni nuove richieste di autovelox. Fortunatamente la prefettura ha bocciato, su parere concorde dell’Anas, diverse domande. I Comuni insistono ma non non ci arrendiamo», avverte il presidente del Comitato antiautovelox.

«I misuratori di velocità servono solo a vessare gli automobilisti. E in un periodo in cui la crisi non da tregua, è davvero terribile», protesta Turdò. (p.c.)

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