Travolta e uccisa mentre saluta la sorella

Dramma a Casalbordino. Donna di Scerni stava ripartendo col marito: falciata sulla carreggiata

CASALBORDINO. Era contenta Carmela Marcucci, 68 anni, di Scerni, quando ieri sera è uscita dalla casa della sorella che abita a Casalbordino. La donna sorrideva e parlava con il marito. La coppia stava tornando a casa. Non poteva immaginare che il destino aveva in serbo per lei un dramma per i familiari. Carmela Marcucci ha iniziato ad attraversare la strada, ma non è mai arrivata dall'altra parte. Il suo corpo è volato in aria come un manichino. Una Mercedes Classe A l’ha investita. Il corpo della donna è stato sbalzato per una ventina di metri ed è ricaduto pesantemente sull’asfalto rotolando davanti allo sguardo incredulo e disperato del marito.

La Marcucci è parsa subito molto grave. I medici del 118 arrivati per rianimarla non sono riusciti a salvarla. Il defibrillatore ha cercato di far ripartire il suo cuore. Tutto è stato inutile. La donna è morta gettando nella disperazione il marito e i familiari.

La tragedia è avvenuta qualche minuto dopo le 18 in via dei Tigli, strada molto trafficata all’ingresso del paese, a pochi metri dal cimitero. I residenti lamentano la scarsa visibilità dela zona. S.M., 35 anni, artigiano di Casalbordino, l’uomo che era al volante della Mercedes, sostiene di non avere visto la donna.

Sul posto per gli accertamenti sono arrivati gli agenti della polizia municipale e della della polizia stradale che hanno hanno ascoltato a lungo l’automobilista, a sua volta molto provato. «È terribile», continuava a ripetere l’investitore portandosi la mano sulla fronte.

Il corpo della vittima è stato trasferito all’obitorio del cimitero in attesa delle decisioni della Procura di Vasto. Oggi il magistrato deciderà se disporre l’autopsia o riconsegnare la salma ai familiari. La sorella della donna è disperata. Il marito, che ha rischiato di essere a sua volta investito, è sotto shock.

La notizia della tragedia è arrivata in serata a Scerni provocando grande commozione. I residenti di via dei Tigli contestano l’illuminazione a lampade alternate. «In inverno non sono sufficienti», sostengono annunciando una raccolta di firme. (p.c.)

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