l’assemblea

Tribunale a rischio chiusura «Coinvolgiamo i parlamentari»

LANCIANO. Muoversi assieme, con Vasto,Avezzano, Sulmona affinchè i parlamentari abruzzesi dalle parole di solidarietà passino ai fatti e presentino al Parlamento la contro-riforma delle...

LANCIANO. Muoversi assieme, con Vasto,Avezzano, Sulmona affinchè i parlamentari abruzzesi dalle parole di solidarietà passino ai fatti e presentino al Parlamento la contro-riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Fare in modo che la Regione applichi la decennale legge che ridisegna le sette aree territoriali dell’Abruzzo in cui si dà vita all’area metropolitana Chieti-Pescara. Arrivare anche a chiedere che venga chiuso il tribunale di Chieti, che dista 8 chilometri dal palazzo di giustizia di Pescara, e si salvino Lanciano e Vasto.

Sono le proposte emerse nell’affollata assemblea di ieri sera in tribunale, voluta dal sindaco Mario Pupillo, dall’Ordine degli avvocati di Lanciano, dal Comitato in difesa del tribunale di Lanciano e dei tribunali minori d’Abruzzo, dalla Camera penale. Una riunione convocata dopo la bocciatura della Corte costituzionale della richiesta di referendum abrogativo delle norme sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

«Una decisione che ci ha lasciati di stucco», ha detto il consigliere regionale Emilio Nasuti, tra i promotori del referendum, «a cui reagiremo con azioni eclatanti che concorderemo con le altre 8 regioni». In attesa di azioni eclatanti chieste anche dal presidente della Camera penale, Michele Di Toro, bisogna coinvolgere i parlamentari abruzzesi affinchè propongano la contro-riforma delle circoscrizioni. «Siamo in tempo per salvarci», ha detto Angela Nigro, presidente del Comitato, «siamo ancora aperti, abbiamo strutture in cui accogliere i colleghi di Vasto, non siamo come Chieti che non ha neanche una sede per il tribunale figuriamo se può ospitare altri». «Bisogna convocare i 21 parlamentari abruzzesi», ha aggiunto il presidente dell’Ordine degli avvocati, Sandro Sala, «che non si sono mai visti, o sono spariti dopo aver ottenuto la proroga, e spingerli a proporre una riforma che non lasci metà Abruzzo nel vuoto».

Per Pupillo bisogna poi fare in modo che la Regioni applichi la legge quadro di riferimento che ridisegna le 7 aree abruzzesi e attua l’area metropolitana «che in pochi chilometri raddoppia servizi nella sanità, giustizia, nei rifiuti». (t.d.r.)

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