<strong>Nuova sede</strong>. Trasloco bloccato al vecchio ospedale che dovrebbe essere liberato entro il 15

Tribunale a rischio paralisi

Il nodo è l’affitto richiesto dalla Provincia al Comune

CHIETI. I mobili degli uffici provinciali sono ancora tutti lì, nella sede dell’antico ospedale di via Arniense. A 23 giorni dalla delibera della Provincia che ha messo a disposizione di metà del tribunale circa duemila metri quadri di spazi è ancora tutto fermo.

Entro il 15 settembre, data in cui si riprende la normale attività giudiziaria, gli uffici di via Arniense dovrebbero essere liberati, altrimenti si rischia il blocco di gran parte del lavoro del tribunale, inagibile dopo il terremoto di aprile, per 1410 metri quadrati su una superficie totale di 2760. Il presidente Geremia Spiniello, durante le molteplici riunioni con i tecnici e amministratori di Provincia e Comune ha sottolineato più volte le difficoltà operative a palazzo di giustizia che si protraggono da cinque mesi e quindi l’urgenza di avere spazi adeguati, anche per dare l’avvio alla necessaria ristrutturazione della parte inagibile.

Dal 6 aprile, i giudici condividono stanze, così gli impiegati sono costretti con le scrivanie nei corridoi, avvocati in fila davanti a cancellerie intasate di fascicoli e operatori. Ma alla fine, dopo tanto peregrinare, alla ricerca di locali disponibili, si è arrivati alla soluzione del vecchio ospedale. A fermare una procedura che sembrava già avviata sarebbe, secondo fonti comunali, l’ammontare del canone di affitto che la Provincia ha deliberato: 287.712 euro, un salasso per il Comune, già in oggettive difficoltà. Ma dal Municipio assicurano che entro la metà della prossima settimana si arriverà a un accordo e alla sottoscrizione del contratto di locazione, in tempo perché alle firme possano seguano traslochi e lavori di adeguamento. Tuttavia a complicare la situazione ci sarebbe anche la difficoltà della Provincia di individuare locali dove sistemare gli «sfrattati» servizi di via Arniense. Sembrerebbe cosa fatta il trasferimento della polizia provinciale, al centro Dama.

L’assessore al personale della Provincia Silvio Tavoletta lo conferma: «Ho parlato con il comandante e ha dato il suo assenso», anche se sembra che i locali del centro Dama non piacciano a tutti. Ma il nodo della questione sarebbe la sistemazione degli altri servizi, della consigliera di parità, dotato di molti sportelli che impongono la centralità dell’ubicazione e tuttavia una opportuna riservatezza, gli uffici delle politiche sociali e delle attività produttive, delle politiche del lavoro. L’opzione ex Baldassarre è saltata. Ma l’assessore Tavoletta assicura: abbiamo già trovato un altro edificio in centro, da lunedì il trasloco degli uffici dal vecchio ospedale potrà cominciare. Si attende.