Ascensori a 50 metri di profondità per raggiungere tunnel e parcheggi di via Gran Sasso

Trivelle nel centro storico

Iniziano gli scavi nel sottosuolo di Largo Barbella.

CHIETI. In Largo Barbella, cuore del centro storico, oggi arriveranno le trivelle. Bisognerà perforare il sottosuolo e raggiungere una profondità di circa 50 metri. Si inizia con la delimitazione del pozzo che accoglierà gli ascensori e dei punti in cui saranno posizionati i sessanta pali di supporto. Il cantiere del tunnel è quindi al via, con lavori propedeutici agli scavi che scattano lunedì.

Nella cavità da realizzare troveranno posto due ascensori, della capienza di 21 persone ciascuno, che faranno scendere in pieno centro i cittadini dopo aver percorso il tunnel pedonale lungo 150 metri.
Prima dei carotaggi sono stati messi in sicurezza, in accordo con la soprintendenza, i reperti archeologici di Largo Barbella.

«Abbiamo isolato i reperti con un massetto di cemento», spiega l’architetto Gianluca Mezzanotte, direttore tecnico dei lavori, «per evitare qualsiasi problema durante le perforazioni programmate. Una volta completate le opere i reperti verranno di nuovo scoperti e restituiti alla città».
Oggi i tecnici saranno impegnati nella circoscrizione della superficie del pozzo degli ascensori e dei pali che sorreggeranno lo scatolame esterno. Lunedì ci sarà il via agli scavi che non comporteranno stravolgimenti al già complesso sistema viario cittadino.

«Gli operai utilizzeranno una trivella di piccole dimensioni», assicura Mezzanotte, «e un camioncino trasporterà sia i pali in acciaio del diametro di 25 centimetri che il terreno sollevato. Il traffico veicolare non risentirà affatto dei lavori». Che, al contrario, potrebbero creare qualche fastidio ai residenti di Largo Barbella.

«I rumori saranno contenuti e comunque limitati alla mattinata. Inoltre gli interventi», aggiunge Mezzanotte, «procederanno in maniera spedita con la sistemazione di due pali al giorno». Per marzo la cavità dovrà essere pronta. Così come il tunnel pedonale relativamente alle lavorazioni grezze. Gli scavi, dopo il piccolo cedimento di terreno registrato all’imbocco della galleria, vanno avanti con una buona celerità. Al momento gli escavatori sono avanzati di 17 metri.
Tra una decina di metri al posto dell’attuale terriccio friabile di riporto si scaverà argilla gialla e grigia.

Materiale decisamente più resistente che offre maggiori garanzie alla Tecnovie srl, ditta che ha vinto l’appalto del tunnel pedonale insieme alla Iciet engineering della provincia di Teramo per un importo complessivo di 2,2 milioni di euro. Stanziamento coperto per gran parte con fondi Cipe (2,2 milioni) e con un contributo del Comune di 500 mila euro.