Troppi abusivi alla Marina? È sciopero dello scontrino

Singolare protesta dei venditori dei box per la mancanza di controlli nella zona «Paghiamo le tasse, ma poiché nessuno interviene allora evadiamo il fisco»

VASTO. «Niente provvedimenti contro gli abusivi? Niente tributi». I negozianti del consorzio “Nuovi orizzonti” «offesi dal silenzio dell’amministrazione comunale e dall’assenza di controlli di natura fiscale» hanno deciso di imitare gli abusivi che la sera riempiono il lungomare di merce senza corrispondere alcun tributo al Comune e senza rilasciare scontrini.

«I commercianti hanno deciso di chiudere i registratori di cassa e annunciano che non intendono pagare l’occupazione del suolo pubblico», conferma il legale dell’associazione Nuovi orizzonti, l’avvocato Angela Pennetta. «Ho cercato di dissuaderli, ma è stato inutile. Spero ci ripensino», spiega la Pennetta.

Il ragionamento dei negozianti, del resto, segue una logica schiacciante che è difficile contestare. «Il silenzio dell’amministrazione sul commercio abusivo equivale all’assenso. A questo punto ci adeguiamo», affermano. «Solo i carabinieri ci hanno dato una mano», sottolineano. I titolari dei box della Marina pagano regolarmente le tasse e rilasciano scontrini anche solo per un fermaglio. Ora hanno deciso che non lo faranno più. «Se gli abusivi fanno parte del folklore e non possono essere mandati via, nè sono tenuti ad osservare la legge, allora saremo noi ad adattarci», ripetono.

E non è tutto. Nuovi Orizzonti denuncia anche una situazione igienica allarmante. «Non avendo un ricovero, gli abusivi pernottano all’aperto e fanno i loro bisogni dove capita. Il fetore è spesso insopportabile e denuncia la gravità della situazione e il rischio di epidemie», racconta l’avvocato Pennetta. «Neppure i turisti e i vastesi per la verità sanno dove fare i bisogni perché i servizi igienici sono chiusi. Il Comune non vuole affidarli a privati e temendo atti vandalici preferisce tenerli chiusi. La gente fa la fila nei bar o nei ristoranti. C’è anche chi chiede come fare ai titolari dei box», dice la Pennetta. Ma neppure loro hanno i servizi e per questo hanno deciso di segnalare il problema sistemando davanti a ogni box un secchio. «L’amministrazione comunale non più fare finta di niente. La tolleranza degli abusi sta provocando una pericolosa anarchia. È necessario ristabilire le regole e soprattutto farle rispettare», insiste a nome dei negozianti l’avvocato Pennetta.

Pare che il sindaco Luciano Lapenna sia disposto ad incontrare l’avvocato ed abbia incaricato l’assessore al commercio, Lina Marchesani, di fissare la data del faccia a faccia. Ma questo ai negozianti interessa poco. «Abbiamo incontrato tante volte il sindaco e l’assessore. Non è successo niente: gli abusivi continuano a comandare. Ora vogliamo i fatti», avvertono i negozianti.

Paola Calvano

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