Trovata in un bosco la ragazzina scomparsa

Schiavi, si era allontanata nella notte di tre chilometri fino a raggiungere Casali di Castelguidone

SCHIAVI D’ABRUZZO. Era rannicchiata vicino a un arbusto nel tentativo di ripararsi dal freddo, ma stava bene e ai soccorritori che l’hanno trovata ha regalato un grande sorriso che li ha ripagati della fatica. È finita bene la disavventura che martedì sera e notte ha avuto per protagonista una 14enne di Schiavi d’Abruzzo. La ragazzina, uscita da casa poco prima delle 19 per andare dal nonno, si è persa. Ha camminato per ore percorrendo più di tre chilometri a piedi.

«L’abbiamo ritrovata poco prima delle 3 in località Casali, nel territorio di Castelguidone», dice il capitano dei carabinieri della compagnia di Atessa, Massimo Di Lena. L’ufficiale ha coordinato le ricerche dei militari della stazione di Schiavi, Castiglione Messer Marino e Bomba che insieme ai vigili del fuoco di Vasto e ai volontari della Protezione civile hanno battuto palmo a palmo il territorio per oltre 7 ore. Ma a loro si è unita tutta la popolazione di Schiavi e il sindaco, Luciano Piluso.

La ragazza senza volerlo si è allontanata lungo una strada sterrata. Il buio e la vegetazione fitta le hanno fatto perdere l’orientamento. I carabinieri hanno usato anche i cani e i mezzi molecolari per individuare il percorso fatto dalla ragazzina. I vigili del fuoco e i volontari utilizzando megafoni hanno urlato il suo nome per ore fino a quando la quattordicenne non ha risposto. Era a valle, a poca distanza dalla fondovalle del Trigno, vicino all’affluente Sente. Alla vista della ragazzina la tensione ha lasciato il posto al sollievo. La quattordicenne è salita su una jeep sulla quale si trovava anche una cugina ed è tornata a casa. Grande la gioia dei genitori e di tutta la famiglia.

Centinaia di persone che hanno passato la notte svegli hanno accolto la ragazza con un grande applauso. «Va dato atto ai carabinieri ma anche ai vigili del fuoco e a tutti i volontari che hanno preso parte alle ricerche di essersi impegnati al massimo per ritrovare prima possibile la ragazzina ed evitare che potesse farsi male», ha detto il capitano Di Lena.

Anche i genitori dell’adolescente hanno ringraziato riconoscenti i soccorritori. (p.c.)

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