Trovate calzamaglia e lama dei rapinatori della Tercas

SANTA MARIA IMBARO. Una calzamaglia e la lama del taglierino usati per la rapina in banca. La polizia li ha ritrovati a 500 metri dalla filiale Tercas rapinata venerdì pomeriggio. La calzamaglia, come mostrano le immagini catturate dalle telecamere a circuito chiuso della banca, è quella del secondo uomo che, poco dopo le 15, ha fatto irruzione nell’istituto di credito frequentato a quell’ora solo da un paio di clienti. Gli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore aggiunto Katia Basilico, l’hanno ritrovata al bordo del marciapiede di via Piane. Nelle vicinanze, in mezzo alla strada, c’era invece la lama da sei centimetri del taglierino, che uno dei due malviventi dal volto coperto brandiva in mano per intimare agli impiegati di consegnare loro i soldi. I rapinatori li hanno seminati per strada durante la fuga.

Agli investigatori indicano il percorso seguito dai malviventi per allontanarsi dal luogo della rapina e far perdere le tracce. I due hanno proseguito lungo via Piane, dove presumibilmente c’era un complice ad attenderli. Percorrendo strade interne, i banditi potrebbero aver raggiunto il casello di Val di Sangro dell’autostrada A14.

A rallentare, anche se di poco, la loro fuga ci ha pensato un anziano del posto che, coraggiosamente, ha provato ad inseguire i rapinatori. Ma questi, anziché continuare a scappare, si sono fermati e hanno schiaffeggiato l’uomo in un gesto di stizza.

Dagli indizi raccolti dalla polizia, i due rapinatori e il complice sarebbero fuggiti a bordo di un furgone. Gli investigatori stanno cercando di risalire alla targa del mezzo dalle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza disposti lungo il percorso di fuga scelto dai malviventi. Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, i due uomini avevano un accento marcato, che potrebbe essere straniero oppure del sud. La rapina alla filiale Tercas di Santa Maria Imbaro ha fruttato circa 7mila euro di bottino.

Stefania Sorge

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