Trovati Minicar e tuta del 33enne scomparso a Campomarino

Il ritrovamento alla stazione di Vasto avvalora l'impotesi che Matteo Soccio, 33 anni, sia andato via volontariamente

VASTO. I familiari lo cercano da quattro giorni. Per le forze dell’ordine Matteo Soccio, 33 anni, di Campomarino, è andato via volontariamente. Ad avvalorare l’ipotesi c’è il ritrovamento dell’auto dell’uomo originario di Campomrino (Campobasso) sul piazzale della stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo. La vettura è stata ritrovata 24 ore dopo la scomparsa. All’interno del veicolo, una minicar di colore azzurro, Soccio ha lasciato la tuta blu che indossava al momento di uscire da casa.

L’uomo è scomparso il 30 ottobre dalla sua abitazione di Nuova Cliternia, alla periferia di Campomarino. Il trentatreenne che aiutava il padre nell’azienda agricola di famiglia, è uscito di casa alle 17 e da quel momento nessuno lo ha più visto. Il padre è disperato. La sorella ha diffuso anche su Facebook un appello lasciando il suo recapito telefonico 349.8481852 e sollecitando chiunque fosse in grado di fornire notizie di avvisare i familiari. La minicar azzurra è stata recuperata dai carabinieri e riconsegnata alla famiglia insieme alla tuta e alla maglietta lasciata sul sedile.Il 33enne si è quindi cambiato di abito ed ha portato con se i documenti e 400 euro. Difficile sia rimasto a Vasto. Probabilmente dopo aver lasciato l’auto è salito su un treno. Nessuno sa per dove. Forse potrebbero essere utili le telecamere della videosorveglianza.

L’uomo, quando si è allontanato da casa, era tranquillo. Ai suoi ha detto che si sarebbe recato da un amico di famiglia, ma dall’amico di famiglia non è mai andato. Forse aveva una meta ben precisa da raggiungere. Ai suoi familiari interessa sapere soltanto che sta bene, per questo hanno diffuso anche la foto del congiunto. Il giovane ha i capelli castani, è alto 170 centimetri, pesa 78 chilogrammi e ha una cicatrice sul lato sinistro della fronte. La foto è stata diffusa insieme ad un appello anche su Facebook. Se davvero si tratta di allontanamento volontario non sarà facile convincere Soccio a tornare. Anzi è difficile anche che chiami. Ma perché ha deciso di fuggire allontanandosi con una scusa? È questa la domanda che si pongono tutti in queste ore. Certo 400 euro non durano molto. Se poi è davvero salito su un treno parte della somma è stata spesa per il viaggio. Altri soldi li ha usati per gli abiti nuovi. In tasca sarebbe rimasto con ben poco. Certo, potrebbe trovare un lavoro lontano da casa. Quali che siano le sue intenzioni quello che importa ai familiari è ritrovarlo. Per questo pare siano intenzionati a rivolgersi allo staff della trasmissione di Rai 3 “Chi l'ha visto?”.

A Campomarino sperano tutti che l’uomo si faccia vivo. «Il padre è preoccupato. Potrebbe morire dal dispiacere», dice qualche conoscente . Non resta che sperare che Matteo Soccio legga gli appelli e chiami casa. (p.c.)

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