Tumori, la prevenzione è difficile

Giardinelli (Udc): progetti regionali stridono con le lunghe liste di attesa

CHIETI. La Regione promuove programmi di prevenzione sui tumori. Sono stati varati 6 progetti, screening per il cancro di colon-retto, uterino e mammella per oltre un milione di euro. Ma per una mammografia bisogna attendere 15 mesi. Fare diagnosi precoce, nei fatti, è difficile.

A sottolineare la contraddizione tra i programmi della Regione che recentemente, in linea con il piano sanitario nazionale di prevenzione, ha emesso un bando per la sperimentazioni di modelli innovativi dei programmi di screening su alcuni tumori, e la possibilità concreta di fare prevenzione, è il consigliere comunale dell'Udc Alessandro Giardinelli, anche medico del policlinico.

Il capogruppo dell'Udc è convinto che la politica «deve stimolare e favorire il miglioramento della salute pubblica e per questo la riduzione delle liste di attesa», dice il consigliere, «sarà uno degli argomenti su cui confrontarsi con i dirigenti della Asl nel consiglio comunale straordinario che si terrà sulla sanità in ottobre».

L'azienda sanitaria regionale ha investito 1 milione e 250 mila euro per sei progetti di prevenzione, per promuovere la diagnosi precoce di alcuni tumori la cui incidenza sulla popolazione italiana e sull'Abruzzo è aumentata. «In Abruzzo», dice Giardinelli, «si registrano 78 nuovi casi di tumore al collo dell'utero ogni anno, circa 7 al mese».

I pogrammi di screening riducono del 50 per cento dell'incidenza della malattia e la mortalità conseguente. «In Italia si ammalano ogni anno circa 30 mila donne di tumore al seno con conseguenti 11mila morti», riferisce Giardinelli, «la mammografia è l'esame che consente di scoprire i tumori di piccole dimensioni e quindi di favorire una diagnosi precoce, ma qui all'ospedale di Chieti un appuntamento è prenotabile a 15 mesi, inoltre si possono prenotare 15 mammografie due volte alla settimana».

All'ospedale di Ortona, che è centro di senologia regionale, e che convoglia il 40 per cento delle donne abruzzesi, è prenotabile una sola mammografia per cinque giorni a settimana per un totale di 5 esami settimanali. Dati troppo bassi per poter parlare di prevenzione. Stesso discorso per la colonscopia (in Abruzzo si ammalano tra 1500 e 2000 persone all'anno).

Al policlinico sono prenotabili 3 esami 4 giorni a settimana, a Guardiagrele le colonscopie sono sospese, a Ortona ne sono prenotabili tre per 4 giorni. «Credo», osserva Giardinelli, «che ci sia margine per migliorare questi numeri. Possiamo avere ottimi medici e ottimi strumenti ma non utilizzarli significa perdere», conclude il consigliere, «quel patrimonio culturale e tecnologico che la nostra società in tanti anni ha acquisito»

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