Tunnel pedonale sì della Soprintendenza agli ultimi ritocchi

La struttura di largo Barbella alle battute finali, il direttore dei lavori (foto) a Napoli per i collaudi Ustif. L’opera, costata un milione e 800mila euro, servirà a decongestionare il traffico in centro

CHIETI. Un incontro con la Soprintendenza per definire gli ultimi aspetti tecnici del piano archeologico realizzato sotto Largo Barbella e un viaggio a Napoli, in programma questa settimana, per sollecitare gli uffici dell'Ustif ad eseguire i collaudi necessari per inaugurare l'opera. Settimana decisiva per il futuro del tunnel pedonale che collega il terminal bus al centro storico.

I lavori, al momento, sono sospesi. O meglio gli operai della ditta Tecnovie srl di Teramo, appaltatrice dell'intervento per una somma complessiva superiore al milione e 800 mila euro, stanno completando le finiture dell'area esterna a Largo Barbella. Dove sbucheranno i due ascensori capaci di trasportare nel cuore del centro storico 21 persone ciascuno e circa mille utenti l'ora.

Manca solo l'apposizione delle tamponature in vetro laterali ai due ascensori e alcuni ritocchi al piano archeologico che si potrà ammirare con una fermata intermedia prevista ad una manciata di metri prima di raggiungere l'uscita di Largo Barbellla.

«Abbiamo incontrato la Soprintendenza», afferma l'architetto Gianluca Mezzanotte, direttore del cantiere, «per mettere a punto i dettagli finali delle lavorazioni. Non ci sono problemi di sorta e quindi nel giro di qualche settimana tutto sarà a posto».

Completato, o quasi, anche il tunnel pedonale lungo 150 metri che da viale Gran Sasso porterà i pendolari sul colle passando sotto la collina San Gallo.

«Bisogna posizionare gli infissi che sormontano gli uffici della videosorveglianza e ripristinare la parte dell'area parcheggio del terminal occupata», aggiunge Mezzanotte, «durante la fase del cantiere».

Ma il tunnel, infrastruttura voluta con forza dalla vecchia amministrazione comunale per decongestionare il centro storico e mai amata dall'attuale giunta di centrodestra che ha ereditato i lavori, non può essere inaugurato senza il via libera del ministero dei trasporti preposto, l'Ustif con sede a Napoli.

Lo stesso organo ministeriale, per intenderci, che ha collaudato con mille ritardi il tracciato filoviario teatino e sta vagliando la nuova componentistica della scala mobile, oggetto di una corposa manutenzione straordinaria.

Si temono ulteriori deleterie lungaggini burocratiche. Per questo l'architetto Mezzanotte viaggerà alla volta di Napoli per accelerare i tempi del rilascio dei documenti indispensabili per aprire il tunnel. Che non potrà essere percorso, comunque, prima dell'autunno. Un problema serio per il delicato sistema viario del centro storico che deve fare i conti con la perdurante inattività della scala mobile, chiusa da sedici mesi.

Intanto la città si è ripopolata dopo le ferie estive ed è imminente la riapertura di molte scuole di ogni ordine e grado. Fattori che aumenteranno a dismisura il traffico cittadino già prossimo al collasso.

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