Tunnel, piano di soccorso da rivedere

Osservazioni dell'Ustif sugli interventi in caso di emergenza

CHIETI. Il tunnel pedonale che collega il terminal bus di via Gran Sasso al centro storico aprirà solo ad anno nuovo. E' quanto emerso a margine della riunione della commissione consiliare sui lavori pubblici presieduta da Giuseppe Di Labio, consigliere comunale del Popolo di Chieti.

L'ufficio del ministero preposto a rilasciare le autorizzazioni del caso, l'Ustif, ha imposto nuove prescrizioni.

Nel dettaglio i funzionari dell'Ustif che hanno compiuto un sopralluogo nel tunnel hanno preteso una cospicua integrazione della documentazione prodotta dalla direzione dei lavori affidati alla ditta Tecnovie srl di Teramo per circa 1 milione e 800 mila euro.

«L'Ustif», spiega l'architetto Gianluca Mezzanotte, direttore dei lavori, «ha chiesto ulteriori manuali d'istruzione della componentistica meccanica installata specie per quanto riguarda il sistema di risalita che trasporterà in Largo Barbella gli utenti che imboccheranno il tunnel». Sono due gli ascensori, con una capacità di 21 persone ciascuno, montati nella cavità che sbuca in via Barbella. Potranno portare in centro mille persone l'ora ma l'Ustif ha preteso un piano di soccorso a prova di catastrofe.

«Al piano consegnato abbiamo già allegato il parere positivo dei vigili del fuoco, rilasciato nei giorni scorsi, che hanno certificato la bontà degli impianti antincendio del tunnel e del vano ascensore. Adesso non resta», aggiunge Mezzanotte, «che ridisegnare il piano di soccorso redatto con le indicazioni dell'Ustif». Tutte informazioni che il direttore dei lavori del tunnel ha messo sul tavolo della seconda commissione consiliare, da sempre sensibile alla tempistica di inaugurazione del tunnel.

«Un'infrastruttura», spiega il presidente Di Labio, «che riteniamo importante in quanto contribuirà, almeno nelle intenzioni di chi l'ha ideata, a snellire il sistema viario del centro storico».

La seconda commissione al completo, peraltro, ha compiuto diversi sopralluoghi nel tunnel per verificare da vicino lo stato dei lavori.

Ormai finiti se si eccettuano le coperture di vetro ancora da apporre.

«Però», osserva Di Labio, «l'inaugurazione del tunnel è slittata rispetto alle rassicurazioni ricevute a giugno e così abbiamo deciso di interpellare la direzione del cantiere per capire come stanno realmente le cose. I problemi sono di semplice natura burocratica».

E' l'Ustif, infatti, che deve rilasciare le autorizzazioni per aprire l'impianto al pubblico. La direzione dei lavori, per questo, sta profondendo il massimo sforzo per superare al meglio le osservazioni e consegnare agli uffici del ministero dei trasporti con sede a Napoli una documentazione corretta. «Entro metà ottobre», assicura Mezzanotte, «sul tavolo dell'Ustif arriveranno tutte le carte richieste». Dopodiché, regolamenti alla mano, dovranno trascorrere tra i 40 e i 60 giorni per inaugurare il tunnel. Che, per questi motivi, non potrà essere percorso prima dell'anno nuovo.

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