Turismo religioso, occhi sulla Polonia

Aperto il workshop Culto e cultura. Guida del National Geographic con 18 pagine sui tesori abruzzesi

LANCIANO. È la Polonia il primo mercato di religiosità itinerante nel mondo, ed è proprio il paese di Karol Wojtyla la nazione sulla quale puntano la città del Miracolo eucaristico e l’Abruzzo per attrarre nuovi turisti e per imparare ad investire sempre più e meglio nel turismo religioso.

È stata presentata proprio a Lanciano, nel corso dell’undicesimo workshop “Culto e Cultura” di scena ieri nei saloni del Palazzo dell’Arcivescovado, la nuova guida turistica sull’Italia in polacco edita da National Geographic. Per la prima volta all’interno di una guida turistica vengono specificati nomi e luoghi di paesaggi ancora poco noti, ma di sicuro fascino. La guida si chiama “Quello che non si sa dell’Italia” e comprende anche 18 pagine di luoghi “nascosti” abruzzesi. Tra questi ci sono la Costa dei trabocchi e il Cammino dell’apostolo Tommaso, 450 chilometri da percorrere a piedi alla ricerca dei luoghi della spiritualità abruzzese da Sulmona a Ortona passando per Manoppello, Guardiagrele, Lanciano e altre mete di culto.

«Con questo libro», specifica l’autrice, Anna Klossowska, giornalista, «voglio contribuire a costruire un ponte tra l’Italia e la Polonia. In particolare l’Abruzzo è una terra che io ho definito piena di “miracoli”, che non sono solo religiosi, ma anche naturalistici e culturali».

Soddisfatto il vicesindaco e assessore alla cultura, Pino Valente: «L’incontro tra domanda e offerta che da anni viene promosso dal workshop Culto e Cultura è fondamentale per lo sviluppo turistico dell’Abruzzo. C’è bisogno di coesione e di andare oltre i campanilismi con progetti comuni che sappiano valorizzare il territorio. Il turismo religioso», conclude Valente, «anche in periodi di difficoltà economica ha dimostrato di non conoscere crisi, per questo dobbiamo lavorare per migliorare l’offerta».

Daria De Laurentiis

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