Tutti a scuola a piedi In 500 all’esordio del Pedibus in città 

Successo al debutto della camminata con genitori e insegnanti Anche il sindaco tra i vigilanti. Gli organizzatori: cerchiamo gente

LANCIANO. Una carovana di oltre 500 persone si è messa in marcia per andare a scuola senza usare le auto. È stato un successo l’esperimento del “Pedibus”, la modalità di trasporto scolastico sicuro ed ecologico, che per la prima volta ha coinvolto sette scuole cittadine. Ieri mattina, nel primo giorno di primavera, nei cinque punti di raccolta istituiti in città si sono dati appuntamento 320 alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e medie, 120 genitori, 20 insegnanti e una dozzina di volontari. La modalità di trasporto più usata sono i piedi, ma non manca chi si è attrezzato con bici e pattini, sotto la vigilanza dei volontari. A Olmo di Riccio si cammina per oltre un chilometro fino alla primaria del quartiere, con tappa alla media Don Milani passando in mezzo alla pista ciclabile di via Del Mare. Tra i volontari c’è l’assessore alla mobilità Francesca Caporale. Era già rodato il percorso dalla zona industriale alle scuole Carabba e Umberto I, sperimentate per la prima volta le altre linee per la media Mazzini, la primaria Eroi Ottobrini e l’infanzia Maria Vittoria. Sulla linea arancione verso Principe di Piemonte presta servizio anche il sindaco Mario Pupillo, che regala bandierine dell’Europa. «Per noi alunni degli anni ’50 e ’60 il “Pedibus” era obbligatorio», spiega il primo cittadino ai ragazzi, «perché nessuno poteva essere accompagnato con l’auto a scuola. Oggi questa esperienza è espressione di un cambiamento dello stile di vita. Andando a piedi diventiamo più amici e rispettiamo l’ambiente. Significa una città più pulita e sana perché non produciamo CO2 e polveri sottili. Tutto questo è segnale di grande maturità».
Per i bambini è un’occasione di festa, ma ci sono anche tanti genitori che hanno scelto di accompagnare i figli in questa esperienza. «È una bella iniziativa», dice un papà, Luca, «un po’ complicata per noi che abitiamo a Santa Rita. Da lì è difficile venire a piedi. Io porto i bambini a scuola in auto e poi vado a lavoro, però se ci fosse un punto di raccolta da dove poi possano andare a piedi lo valuterei». «Si dovrebbe fare più spesso», afferma Vincenzo, papà di Camilla e Nicolò, «anche se noi siamo abituati ad andare a piedi». «Se i percorsi per i pedoni fossero più sicuri andremmo a piedi più spesso», commenta Barbara, mamma di Sofia. «È stato un grande successo, le insegnanti hanno lavorato bene», dice Franco Mastrangelo del Comitato Pedibus, «ma è importante che diventi un’abitudine. E per farlo servono volontari: si può dare disponibilità anche per un giorno alla settimana. Da metà aprile vogliamo che questa esperienza diventi duratura».
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