Un patto tra Finanza e Provincia: proteggere il Pnrr dalla malavita 

Il protocollo firmato dal colonnello Iadarola e dal presidente Menna per rafforzare la collaborazione Rapporti trimestrali per verificare il corretto utilizzo dei 33 milioni di fondi da utilizzare entro il 2026

CHIETI. Gli occhi della guardia di finanza sugli appalti del Pnrr della Provincia di Chieti. Un controllo già svolto normalmente che ora viene rafforzato grazie alla collaborazione dell’amministrazione provinciale che, solo per il 2023, ha appaltato 33 milioni di opere pubbliche, soprattutto strade e scuole, con fondi Pnrr. E per evitare che un tale ammontare di soldi a disposizione possa scatenare l’appetito della malavita, finanza e Provincia hanno siglato un protocollo che istituzionalizza la collaborazione tra le due realtà. A firmare l’intesa sono stati ieri mattina il comandante provinciale delle fiamme gialle chietine, colonnello Michele Iadarola, e il presidente della Provincia, Francesco Menna, alla presenza del segretario generale dell’ente Antonella Marra.
STOP ALLE FRODI
L’accordo ha il reciproco obiettivo di prevenire e combattere i tentativi di frode, corruzione, conflitti di interesse e duplicazione dei finanziamenti, attraverso un interscambio informativo con cadenza trimestrale, estrapolando i dati dei beneficiari e destinatari delle misure di sostegno, incentivo e finanziamento già perfezionate, al fine di verificarne il corretto impiego. In particolare, la sinergia messa in campo prevede che la Provincia di propria iniziativa segnalerà alla finanza possibili irregolarità e abusi di natura economico-finanziaria. Protocolli di collaborazione come questo sono già stati siglati dalla guardia di finanza con i Comuni più grandi della provincia, quali Chieti, Lanciano e Vasto e anche con la d’Annunzio. Mancava l’amministrazione provinciale che entro il 2026 dovrà portare a termine opere per 33 milioni di euro, tra cui spicca la ristrutturazione dell’istituto superiore Luigi di Savoia a Chieti per 11 milioni.
LAVORO IN SINERGIA
«Lo scopo del protocollo», ha detto il colonnello Iadarola, «è quello di sfruttare le sinergie che la guardia di finanza e la Provincia possono mettere insieme per affinare quelle procedure che, per quanto riguarda la guardia di finanza, sono quelle di repressione di tentativi di infiltrazioni mafiose all’interno delle effettive modalità di sfruttamento delle risorse che sono state già assegnate e quindi già erogate, risorse di cui la Provincia risulta gestore nell’impiego ed esistono già contratti di appalto che sono stati regolarmente sottoscritti. La nostra attività si inserisce nel momento della verifica della effettiva gestione e impiego di queste risorse allo scopo soprattutto di prevenire le modalità di illecito utilizzo di questi benefici che sono stati assegnati».
INCROCIO DI DATI
Importante sarà arrivare a incrociare i dati creando, come ha ribadito il presidente Menna, «la massima collaborazione istituzionale fra Provincia, uffici pubblici, guardia di finanza. Perseguiamo il fine del giusto utilizzo delle risorse del Pnrr e degli appalti pubblici. Facciamo in modo che vi sia prevenzione rispetto ai fenomeni corruttivi, che ci sia buon andamento della pubblica amministrazione, che ci sia sano uso delle risorse pubbliche ed europee. Questa è una stagione straordinaria per l’Europa e per l’Italia dal punto di vista delle risorse e degli appalti, milioni e milioni di euro che sicuramente non possono essere appannaggio della criminalità o delle cosche ma devono essere ben spesi, attraverso la promozione di appalti pubblici trasparenti, chiari, onesti ma soprattutto attraverso aziende serie, oneste che operano sul territorio».
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