Una discarica abusiva vicino alla ditta Mantini

Rifiuti speciali disseminati in via Aterno, a due passi dal centro di smaltimento che si occupa proprio di raccogliere vecchi elettrodomestici e altri materiali

CHIETI. Una discarica a due passi dal centro di raccolta comunale dei rifiuti in via Aterno beffa l'amministrazione. Nonostante sia stato blindato l’accesso con pesanti cubi di cemento, nel piccolo viottolo, a lato del cavalcavia che porta verso Brecciarola e Manoppello, continuano da tempo a dimorare rifiuti, anche speciali, come copertoni di auto. In fondo si vede anche una carcassa di frigorifero, ed è una scena paradossale perché a poche decine di metri si potrebbe scaricarla gratuitamente e lecitamente.

Gli sciacalli del rifiuto usa-e-getta-dove-ti-pare non temono la luce del sole. Ieri mattina, proprio mentre arrivavamo a documentare ancora una volta la presenza di questa discarica abusiva, un furgoncino bianco si stava allontanando dalla barriera di cemento, dopo aver scaricato qualche rifiuto. Purtroppo, non c’è stato tempo per annotare targhe o scattare foto ma chi abita nella zona già in passato ha raccontato della disinvoltura esibita dagli scarica rifiuti senza controllo. Senza successo, anche il tentativo di contattare l’assessore all’ambiente, Alessandro Bevilacqua, per avere giustificazioni sui ritardi dell’amministrazione nella bonifica dell’area, posto che questa situazione di profondo degrado prosegue ininterrottamente da diversi mesi. Ha risposto, invece, il responsabile relazioni esterne della Mantini, ditta che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. «Le guardie ecologiche che hanno appena preso il titolo per intervenire e sanzionare comportamenti scorretti», spiega Enio Di Persio, «presto si attiveranno per monitorare costantemente non solo questa discarica ma tutte quelle attive da diverso tempo in città, come il sito vicino alla chiesa di Madonna delle Piane o a Vallone Fagnano. Se verrà intercettato qualche contravventore, stenderanno un verbale, che poi trasmetteranno all’ente, perché vengano elevate le multe del caso». Come mai non si riesce a contrastare queste abitudini? «Bonificare una discarica abusiva non è semplice», dice Di Persio, «soprattutto in presenza di rifiuti speciali, come in questo caso, perché è necessariodarne notizia alla Asl, affinché si attivi con le procedure previste. Ma i tempi sono lunghi e quando riusciamo finalmente a liberare l’area, ecco che la discarica si riforma. Con l’azione delle guardie ecologiche speriamo di tenere sotto controllo il fenomeno». Il tecnico ne approfitta per annunciare una novità nella raccolta rifiuti in cttà. Arrivano i raccoglitori per indumenti usati accessibili ai disabili a colmare una lacuna mai superata. Nei prossimi giorni, verrà concordata con il Comune la sistemazione dei contenitori in città.

Sipo Beverelli

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