Urla, minacce e aggressioni Maestro terrorizza 16 alunni

Supplente tiene in scacco una classe per sei ore: «Vi picchio, da qui non si esce» Alla fine è fuggito urtando bruscamente alcuni genitori. Ragazzini in lacrime

LANCIANO. Si è trasformata in un incubo la giornata di supplenza per la classe IV B della scuola elementare Eroi Ottobrini. Sedici bambini tra gli otto e i nove anni sono usciti ieri pomeriggio in lacrime dalla loro classe a causa delle presunte intemperanze e degli atteggiamenti violenti di un supplente. Il maestro, chiamato a sostituire l’insegnante di ruolo assente per un giorno, secondo i racconti dei bambini e delle famiglie raccolti davanti la scuola di viale Marconi, avrebbe quasi da subito dato evidenti segnali di alterazione con urla, minacce, invettive, parolacce e addirittura gesti minacciosi come il prendere il viso dei bambini tra le mani oppure scuoterli bruscamente dalle spalle. Una volta che i bambini hanno incontrato le famiglie fuori dalla scuola, le mamme e i papà, allarmati dai racconti terrorizzati dei figli, hanno subito chiamato il 113 che è intervenuto con due agenti. L’insegnante, però, era già andato via, fuggendo letteralmente, come racconta qualcuno, addirittura travolgendo un paio di mamme che erano fuori la scuola ad attendere che uscissero i bambini.

La mattinata di supplenza. Il maestro, un uomo di mezza età, è stato chiamato attingendo come avviene di consueto in tutti gli istituti scolastici, dall’elenco delle graduatorie. L’uomo doveva coprire le prime due ore di lezione e l’intero arco del tempo prolungato, dalla mensa fino alle 16 e un quarto del pomeriggio, per un totale di circa sei ore. Da subito, così come hanno raccontato i bambini, l’insegnante avrebbe mostrato degli strani atteggiamenti: tic nervosi, silenzi assorti, sguardi persi nel vuoto, frasi sconnesse e senza senso. Ma gli atteggiamenti violenti veri e propri sarebbero esplosi solo dopo. Urla, minacce, frasi e atteggiamenti aggressivi. Anche alcune insegnanti del piano si sono accorte che qualcosa non andava. Tanto che, con delle scuse, hanno tentato in tutti i modi di sorvegliare la classe. Anche il personale non docente, così come la segreteria, sono stati avvisati della situazione.

Le scenate. Il maestro avrebbe pesantemente inveito contro i bambini che, in silenzio, hanno cominciato a piangere in classe, terrorizzati. Un ragazzino avrebbe chiesto di andare in bagno, ma l’uomo, sprezzante, gli avrebbe risposto: «Fattela addosso!». Ad altri l’insegnante avrebbe preso il viso fra le mani e, occhi negli occhi, avrebbe urlato ai piccoli che li avrebbe picchiati con le sue mani, che avrebbe denunciato loro e le loro famiglie. Il silenzio in classe, interrotto dai singhiozzi dei bambini, si è fatto a quel punto quasi tombale. Secondo il racconto dei ragazzini il supplente a un certo punto avrebbe impedito a chiunque di entrare o uscire dalla classe. Il tutto fino alla fine delle interminabili ore di supplenza.

L’uscita di scuola. Attorno alle quattro del pomeriggio i bambini si sono avviati, accompagnati anche dalle altre insegnanti, verso l’uscita. La tensione era altissima. L’incontro con le mamme e i papà è stato un unico, intenso pianto liberatorio da parte di tutti i bambini. L’uomo, bruscamente, non avrebbe nemmeno atteso che gli alunni fossero consegnati alle famiglie per fuggire in strada, urlando e inveendo contro tutti, travolgendo le mamme in attesa.

La denuncia. Le famiglie, inviperite, una volta espresse le proprie generalità e quelle dell’uomo agli agenti del commissariato di polizia di Lanciano, hanno annunciato di sporgere denuncia per maltrattamenti e minacce su minori nei confronti dell’insegnante.

©RIPRODUZIONE RISERVATA