Va in pensione e rinuncia a 500 giorni di ferie

Ignazio Rullo, responsabile del settore servizi, lascia il Comune dopo 40 anni: non rivendico soldi

VASTO. Va in pensione dopo 40 anni di lavoro e con 500 giorni di ferie non godute. Ignazio Rullo, responsabile del settore servizi e manutenzione del Comune, dal primo aprile si godrà il meritato riposo. Durante la sua lunga attività lavorativa ha avuto a che fare con sei amministrazioni di diverso colore politico: da quelle democristiane di Nicola Notaro e Antonio Prospero, a quelle di centrodestra di Giuseppe Tagliente e Filippo Pietrocola (intervallata dalla gestione del commissario prefettizio), per finire con quella di centrosinistra guidata dall’attuale sindaco Luciano Lapenna.

«Con quale amministrazione mi sono trovato meglio? Quasi tutte con pari dignità eccetto una», commenta diplomatico Rullo, «soprattutto in questi ultimi tempi ho vissuto un’esperienza molto stimolante sotto il profilo del rispetto delle regole. Vado in pensione con il dispiacere di non poter più condividere un progetto di lavoro che mi ha appassionato per tanti anni», annota con rammarico, «ho svolto la mia attività con un attaccamento che rivendico con forza e nella consapevolezza di aver cercato di trasmettere la mia cultura di vita e di pensiero ai miei collaboratori. Le ferie non godute? Non saranno oggetto di rivendicazione salariale».

Era il giugno del 1975 quando Rullo iniziò a lavorare alle dipendenze dell’ente, guidato all’epoca dal sindaco Notaro, scomparso un anno fa. «Erano tempi diversi», ricorda il funzionario, «come settore avevamo a disposizione cento operai, oggi invece di addetti ce ne sono appena quaranta, tra tecnici, amministrativi e altro personale».

Con il pensionamento di Rullo - che insieme all’ex direttore generale Giacinto Palazzuolo, oggi nello staff del sindaco in qualità di consulente, è una delle memorie storiche del Comune - si apre per l’ente una fase delicata anche in vista della imminente stagione estiva, notoriamente molto problematica sul fronte dei servizi e delle manutenzioni. Il primo problema da risolvere è la sua sostituzione. Nei giorni scorsi era circolata la voce di un possibile avvicendamento a capo del settore dell’architetto Franco Salvatorelli, ma l’ipotesi sembrerebbe sfumata per la indisponibilità di quest’ultimo. «Stiamo aspettando che l’ufficio personale chiuda alcune partite aperte», si limita a dire l’assessore ai servizi, Marco Marra. (a.b.)

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