Vastese-Termoli, nei guai 8 ultrà biancorossi 

Sale il numero dei tifosi locali denunciati per l’invasione di campo dopo la gara persa in casa domenica

VASTO. Salgono a nove i tifosi della Vastese denunciati per l'invasione di campo avvenuta domenica scorsa allo stadio Aragona al termine dell'incontro Vastese-Termoli. Dopo l'utras nei guai per aver aggredito e ferito il dirigente del commissariato, il vicequestore aggiunto Fabio Capaldo, la polizia ha identificato altri 8 ultras che avrebbero invaso il campo di gioco. Il gruppo, dopo aver raggiunto i tifosi della squadra ospite, avrebbe lanciato oggetti. Gli indagati dovranno rispondere di violazione della legge che impone il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive. La norma contestata è l'art. 6 della legge n. 401. L'attuale formulazione dell'articolo 6, modificato anche con un intervento legislativo del 2019, è dedicato infatti nello specifico, al divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono incontri di calcio. «L'art. 6, al comma 1», spiega l'avvocato Alessandro Orlando che con il collega Massimiliano Baccalà difende alcuni indagati, «stabilisce che il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive specificamente indicati, nei confronti di coloro che risultano aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza».
In questo caso gli otto ultras identificati sono accusati di avere tenuto, sia singolarmente che in gruppo, una condotta evidentemente finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica o da creare turbative per l'ordine pubblico. Pare non si tratti solo di ragazzi. Fra i denunciati ci sarebbe anche qualche padre di famiglia che si è lasciato trascinare dalla foga. In merito alla posizione degli indagati i due legali, per il momento, preferiscono non sbilanciarsi.
Intanto proseguono gli accertamenti della polizia per arrivare a identificare tutti i partecipanti alla vicenda costata il ferimento di una ragazza di 15 anni e contusioni al dirigente del commissariato e ad un agente. Sia il vice questore Capaldo che l'agente contuso stanno meglio. Grazie alla immagini riprese dalle telecamere molto presto le denunce potrebbero moltiplicarsi. I tifosi denunciati, oltre che penalmente, riceveranno anche il Daspo, ossia il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive. «Qualsiasi forma di violenza deve restare fuori dallo stadio», ricorda il sindaco di Vasto, Francesco Menna. «La stadio deve poter riaprire alle famiglie e raccontare la serenità e la spensieratezza dello sport».
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