Vasto, armati di fucile sull'auto rubata: arrestati dopo l'inseguimento

Due vastesi di 22 e 16 anni per sfuggire al controllo hanno cercato di investire i carabinieri. Presi dopo 4 ore di fuga

VASTO . Armati di fucile hanno cercato di investire una pattuglia di carabinieri che li aveva sorpresi al volante di un’auto appena rubata. Anche se feriti i militari li hanno inseguiti. Sono stati presi al termine di una notte rocambolesca. Luis David Pollutri, 22 anni, di origine colombiana ma residente a Vasto, e D.M., 16 anni, di Vasto, sono accusati di tentato omicidio, furto aggravato, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Tutto è cominciato venerdì sera poco dopo le 22. Una pattuglia del Nucleo operativo ha intercettato un’autovettura che faceva strane manovre. I controlli hanno confermato i sospetti. L’auto risultava essere stata rubata poco prima a Vasto. I militari hanno deciso di inseguire la vettura a bordo della quale c’erano due giovani, uno dei quali armato di un grosso fucile da caccia. I carabinieri hanno chiesto i rinforzi.
A San Salvo marina i militari hanno raggiunto l’auto bloccandola. Non immaginavano cosa sarebbe accaduto poco dopo. I due fuggiaschi non hanno esitato a ferire i militari per far perdere le proprie tracce. «Costretti ad imboccare una strada senza uscita, i due hanno tentato, con una repentina e imprevista manovra, di investire i carabinieri che, dopo averli bloccati, erano scesi dall’auto di servizio e si stavano avvicinando a loro», racconta il comandante della compagnia di Vasto, il maggiore Giancarlo Vitiello.
La manovra non è riuscita solo grazie alla prontezza di spirito e alla agilità dei militari, che hanno schivato l’auto in corsa lanciandosi per terra ai lati della carreggiata. L’inseguimento è proseguito a piedi lungo la spiaggia di San Salvo, al buio. Nel frattempo, sono arrivati i rinforzi dalla compagnia dei carabinieri di Vasto. La caccia all’uomo si è conclusa alle 2 con l’arresto dei due giovani in fuga. «Solo grazie al sangue freddo ed alla professionalità dei militari, la vicenda non ha avuto epilogo ben più tragico. Uno dei due fuggiaschi, infatti, era armato di fucile da caccia», annota Vitiello. Il malvivente ha tentato di disfarsi dell’arma lanciandolo tra le sterpaglie ma il gesto non è sfuggito ai carabinieri. Luis David Pollutri, nato in Colombia e già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona, già in passato non ha esitato a far ricorso alla violenza. Dopo l’arresto è stato trasferito nel carcere di Torre Sinello. Domani probabilmente si terrà l’interrogatorio di garanzia. L’amico D.M., di soli 16, ma già con un curriculum inquietante alle spalle, è stato trasferito nel carcere minorile dell’Aquila. Come detto sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di furto aggravato, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e tentato omicidio in danno di due carabinieri. Il fucile, recuperato e sequestrato, è risultato provento di un furto messo a segno in un’abitazione di Casalbordino a luglio 2016. I carabinieri scampati all’investimento hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del San Pio. I due militari hanno riportato diverse lesioni. La prognosi è di 10 giorni. Gli arrestati sono a disposizione del sostituto procuratore di Vasto, Gabriella De Lucia, e dal sostituto procuratore presso il Tribunale per i minori dell’Aquila, Roberto Polella. Gli investigatori non si sbilanciano ulteriormente, ma non escludono che gli arresti odierni possano avere ulteriori sviluppi anche in relazione ad altri gravi fatti di cronaca avvenuti in città nei giorni scorsi.
«Il risultato di questa operazione», rimarca l’ufficiale, «evidenzia tuttavia l’impegno e l’attenzione che l'Arma sta mettendo in campo al fine di contrastare efficacemente fenomeni criminali e garantire una pacifica e serena convivenza sociale, soprattutto nell’approssimarsi della stagione estiva».
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