Vasto, bruciati 5 ettari di macchia mediterranea

Terreni in fiamme nella notte tra Vasto e Cupello: minacciati ristorante e bosco. La zona impervia ha costretto i vigili del fuoco a usare solo i fuoristrada

VASTO. La mezzanotte era passata da un pezzo quando i vigili del fuoco di Vasto sabato hanno fatto rientro nella caserma di via Madonna dell’Asilo. Un nuovo devastante incendio ha tenuto per ore impegnati i soccorritori in contrada Ributtini, alla periferia di Cupello. Per cause da accertare è andata a fuoco la vegetazione che ricopriva una scarpata a ridosso di un bosco. In aiuto dei vigili del fuoco di Vasto sono dovuti arrivare i colleghi di Gissi.

Le fiamme, alimentate dal vento caldo, hanno risalito il costone arrivando a minacciare un ristorante. Il lungo serpente di fuoco ha disegnato il crinale. «L’incendio era ben visibile nella vallata del Trigno fino a Lentella», racconta un residente. Il problema più grande è stato raggiungere la zona. I vigili del fuoco hanno impiegato i fuoristrada per arrivare prima ed evitare al fronte del fuoco di raggiungere il bosco. Il rogo ha incenerito più di 5 ettari di terreno spaventando e non poco gli agricoltori della zona. «Da due mesi non c’è pace. Ogni tanto scoppia un incendio nella vallata», hanno protestato alcuni di loro.

Quando venerdì sera, poco dopo le 19, le squadre dei pompieri sono arrivate sul posto, i soccorritori hanno temuto di dover chiedere aiuto al nucleo aereo. Arbusti altissimi, vegetazione e macchia mediterranea creavano una barriera invalicabile per le vetture. I pompieri si sono creati un varco e grazie ai fuoristrada sono riusciti verso le 21 a raggiungere il cuore dell’incendio.

Sono state necessarie altre 4 ore per spegnere definitivamente la miriade di focolai disseminati lungo la scarpata.

L’origine dell'incendio per il momento è un mistero. Sarà difficile risalire alle cause del rogo: le fiamme hanno incenerito tutto. I vigili del fuoco stanno comunque provando a individuare da dove è partita la miccia seguendo le scie di fuliggine. Improbabile che la scarpata possa essersi incendiata per un fenomeno di autocombustione. È più credibile che qualche incosciente per superficialità o negligenza abbia gettato qualche mozzicone acceso fra la vegetazione incolta.

Ieri mattina i soccorritori sono tornati sul posto per bonificare la zona e compiere un nuovo sopralluogo.

Paola Calvano

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