Vasto, lite furibonda in famiglia: 2 denunce

Giovane aggredisce il suocero con un coltello poi questi reagisce cercando di vendicarsi all’arrivo della volante

VASTO. Litiga con la compagna e all'arrivo del suocero lo aggredisce con un coltello. Quest'ultimo chiama il 113. Gli agenti riescono a fatica a calmare l'aggressore. Mentre il ragazzo, seduto nell'auto della polizia, sta fornendo le proprie generalità agli agenti, il suocero si scaglia a sua volta contro di lui per vendicarsi. Nel tentativo di colpire il compagno della figlia, l'uomo danneggia il lunotto posteriore dell'auto della volante.

Sia il genero,V.V.,un ragazzo di soli 19 anni, che il suocero, M.A., di 36, sono stati denunciati. Il primo è accusato di minacce aggravate, porto abusivo di arma da taglio e tentate lesioni personali. Il trentaseienne è accusato di danneggiamento di beni dello Stato. La movimentata sequenza è avvenuta nel quartiere San Paolo. La furiosa lite è cominciata con una banale discussione per dissidi familiari. Entrambi i protagonisti sono noti alle forze dell'ordine.

Questa la ricostruzione del dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella: «La ragazza si trovava con la figlioletta a casa del padre. Sfinita dalla discussione con il convivente ha chiesto aiuto al genitore. I due uomini hanno cominciato a discutere animatamente. Il più anziano ha chiesto aiuto al 113. Arrivata sul posto, la volante ha visto spuntare il giovane con un grosso coltello da cucina in mano. Con un balzo, il ragazzo si è avvicinato al suocero che parlava con la polizia, ha sollevato il coltello e ha cercato più volte di colpirlo».

La polizia è riuscita a bloccare e disarmare l'aggressore. Il coltello con una lama d'acciaio di quasi 20 centimetri è stato sequestrato. Il ragazzo era in preda a una furia inaudita e ha continuato per diversi minuti a insultare e minacciare il suocero. A fatica gli agenti sono riusciti a farlo salire in auto e a raggiungere il commissariato. Il diciannovenne non era ancora sceso dalla volante che è arrivato il suocero. E questa volta le parti si sono invertite.

«L'uomo ha prima cercato di aprire la portiera dell'auto. Non riuscendoci, ha cominciato a colpire la vettura con calci e pugni fino a quando un colpo più forte degli altri ha sfondato il lunotto posteriore. Solo per miracolo le schegge non hanno ferito un agente»,sottolinea il dirigente della polizia. Sono seguiti altri momenti concitati fino a quando finalmente i due litiganti si sono calmati. Entrambi hanno già dato filo da torcere alle forze dell'ordine.

«Il ragazzo, nonostante la giovane età, ha al suo attivo denunce per falsità materiale, sostituzione di persona, false dichiarazioni a pubblico ufficiale, uso e spaccio di sostanze stupefacenti», annota Ciammaichella. «Il suocero è stato denunciato per reati contro il patrimonio, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni».(p.c.)

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