Veglia funebre per contestare l’antenna

Fossacesia, proteste alla Marina. Il sindaco Stante: in corso verifiche e chiesto di spostare l’impianto

FOSSACESIA. «Vi chiediamo solo di unirvi a noi con un lumino»: all’appello lanciato dal neocomitato cittadini di Fossacesia con l’associazione MirAl, sono stati in 50 a partecipare alla veglia funebre organizzata per dire «basta a una politica che non rispetta il volere dei cittadini. Chiediamo rispetto per il nostro territorio, basta fare cassa sulla pelle dei ciittadini», si legge in una nota.

La nascita del comitato scaturisce dalla protesta dei residenti del lido di Fossacesia contrari all’istallazione di una potente antenna di telefonia su un sito di proprietà privata, a ridosso delle abitazioni nella frazione Marina. Precedentemente, il sindaco Fausto Stante era intervenuto sulla vicenda con un’ordinanza al fine di sospendere i lavori. L’associazione MirAl, portavoce del comitato dice: «L’amministrazione si è impegnata a chiedere il blocco dei lavori per un mese, quindi riconosciamo la buona volontà espressa, ma non possiamo dimenticare che se ci troviamo a manifestare per la tutela del territorio e della salute è perché il via ai lavori è stato firmato con delibera di giunta, Non è una questione politica, tant’è che non pubblicheremo i nomi di chi ha firmato per far sì che una antenna di quella potenza sorgesse sulla testa dei cittadini, anche se è un controsenso parlare di rispetto ambientale e poi garantire onde elettromagnetiche alla popolazione. Nel caso l’antenna venisse installata chiederemo il risarcimento danni per la svalutazione degli immobili e terreni, oltre all’abbassamento delle tasse per il valore degli stessi, per non parlare del risarcimento danni alla salute».

«Stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere per risolvere il problema», spiega il sindaco Stante, «abbiamo invitato gli enti alle verifiche e chiesto un incontro con la ditta appaltatrice per proporre un sito alternativo a quello scelto, lontano da case».

Linda Caravaggio

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