«Via dal Patto, motivi economici e politici» 

Il consiglio comunale approva l’uscita di Vasto dal Trigno Sinello. L’opposizione: vicenda affrontata male

VASTO. «Motivi economici, tecnici e politici». Sono queste le ragioni che hanno spinto l’amministrazione a non voler più usufruire dei servizi dell’Associazione dei Comuni del Patto Trigno Sinello e ad istituire uno Sportello unico delle attività produttive (Suap) in città. Servizio la cui apertura, annunciata inizialmente per marzo, è slittata ai primi di aprile. Se ne è parlato ieri in consiglio comunale che ha approvato il recesso con tredici voti favorevoli (quelli della maggioranza) e sette astenuti (minoranza), mentre Vincenzo Suriani, di Fratelli d’Italia, è uscito dall’aula. Per l’opposizione – che ha messo in evidenza la carenza di motivazioni nella delibera – la questione andava affrontata in maniera diversa.
A spiegare i motivi che hanno indotto l’amministrazione a istituire un proprio sportello Suap e ad uscire dal Patto Trigno Sinello dopo ben 25 anni, è stato lo stesso sindaco Francesco Menna. «Ci sarà un risparmio di spesa per l’ente, che al posto di pagare 46mila euro l’anno, ne sborserà solo 28mila euro», ha evidenziato il primo cittadino, il quale ha anche aggiunto di voler riportare «Vasto al centro del territorio». Lo sportello verrà gestito, ha precisato ancora il sindaco, con personale del Comune.
Poco convinte le minoranze che hanno chiesto una serie di delucidazioni. «Avete portato in aula una delibera carente di motivazioni, un foglio di carta dove manca tutto», ha incalzato Suriani che ha parlato di «Suap autarchico» e che durante il suo intervento ha censurato il comportamento del dirigente Vincenzo Toma che, fuori microfono, ha qualificato come “stronzate” alcune dichiarazioni del consigliere.
Per Guido Giangiacomo (FdI) «il Comune sta abdicando a un ruolo, lanciando un segnale politico negativo. Sarebbe stato più opportuno chiedere una rimodulazione». Alessandra Notaro (lista civica La Buona Stagione) si è detta «non convinta per questa uscita. Oggi si sta rivendicando un ruolo guida a cui la città ha rinunciato tanti anni fa. La questione andava affrontata in altro modo».
Prima di discutere del Suap in consiglio era arrivata l’interrogazione delle consigliere comunali Maria Amato e Alessandra Notaro della lista civica La Buona Stagione e dei colleghi Alessandra Cappa e Giuseppe Soria del gruppo Vasto Popolare e Liberale sui 75 pioppi abbattuti nella riserva naturale Marina di Vasto e che sono in corso di sostituzione. Ai quesiti posti dalle minoranze ha risposto in aula l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano. «Abbiamo abbattuto 75 pioppi che secondo le relazioni dei tecnici avevano evidenti criticità strutturali e che verranno sostituiti con la messa a dimora di 79 lecci», ha spiegato Barisano, «la situazione generale dei pioppi era fortemente compromessa, non più sanabile. Siamo riusciti a fare una operazione a costo zero per le casse comunali».
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