Viale Abruzzo, negozianti imprigionati nel cantiere

Riqualificazione dei marciapiedi, i lavori ora occupano entrambe le carreggiate I commercianti dello Scalo: non ci hanno detto nulla e i guadagni diminuiscono

CHIETI. Commercianti in gabbia in viale Abruzzo, con il cantiere che si occupa del rifacimento dei marciapiedi che si è improvvisamente allargato su entrambi i lati della carreggiata. Così, se fin quando si lavorava su un solo lato i commercianti tolleravano a fatica i diversi disagi, adesso la situazione è diventata non più sopportabile. «Parcheggiare è diventato davvero impossibile», lamenta il parrucchiere Paride Fattore di “Effepi Hair Group”, «non siamo contro la realizzazione delle opere pubbliche, auspichiamo però un po’ più di criterio. Era troppo chiedere che le opere venissero fatte un marciapiede alla volta?» Così dopo via della Liberazione, dove pure commercianti e residenti si sono visti ingabbiare dal cantiere, anche in viale Abruzzo, dove però la viabilità non è stata interdetta come in via della Liberazione, scoppiano le polemiche. E in effetti il colpo d’occhio è preoccupante: nel tratto interessato dai cantieri si vedono pedoni camminare in mezzo alla strada in fila indiana, con le auto che sfrecciano di fianco a velocità spesso superiore al consentito e altre auto che, in cerca di parcheggi, sostano sopra i pezzi di marciapiede appena risistemato. «Lasciare l’auto in questa zona è diventato un’utopia», dice Enzo D’Arcangelo, titolare del negozio “I fiori di Sonia”, «la conseguenza è che i nostri negozi sono vuoti. Non ci si avvicina più nessuno». Antonia, proprietaria del negozio “Il fruttivendolo”, lamenta anche la mancanza di comunicazione: «Nessuno ci ha detto nulla. In mattinata, verso le 8, ci siamo trovati improvvisamente montato il nuovo cantiere anche sul marciapiede opposto al nostro. Se qualcuno mi avesse avvisato per tempo, avrei evitato di comprare circa mille euro di frutta, che non riuscirò a vendere, perché il negozio come si può vedere è vuoto. Se avessi saputo che questa era la situazione, avrei chiuso e me ne sarei andata a fare una passeggiata: ci avrei guadagnato in arrabbiatura e spese inutili». «Sono uscito di casa verso le sei del mattino», continua il parrucchiere Fattore, «e non c’erano avvisaglie del nuovo cantiere. Improvvisamente, esco dal negozio poco dopo le otto e trovo anche il secondo cantiere. Mai avremmo potuto immaginare che gli operai sarebbero tornati al lavoro anche sul marciapiede opposto che era stata terminato in precedenza, prima di iniziare a lavorare dall’altra parte della strada». Per capire perché il cantiere è tornato ad invadere anche il marciapiede già ristrutturato abbiamo chiesto lumi agli operai che ci stanno lavorando. Ci dicono che effettivamente le opere erano terminate ma che ci si è dovuti tornare per stendere sul marciapiede una nuova resina antiscivolo, visto che diverse persone erano cadute proprio scivolando sul battuto nuovo di zecca. Sembra inoltre che da un giorno all’altro sia previsto cattivo tempo e che quindi il cantiere non possa permettersi di perdere ore e giorni preziosi. E in effetti l’andamento non è affatto lento, anzi si sta cercando di accelerare le opere e di prevenire la pioggia e il maltempo che contribuirebbero a rendere ancora più scivoloso il battuto del nuovo marciapiede. Così si è deciso di provvedere a una ripulitura della superficie dei marciapiedi già realizzati in precedenza per stendere successivamente la resina antiscivolo e rendere la camminata meno pericolosa. I commercianti della zona, però, stanno soffrendo da giorni e il disagio si traduce in perdite economiche.