Villa Pini, chiesta la mobilità in deroga

Documento di sindacati e Provincia per garantire un sostegno economico ai 298 ex dipendenti

CHIETI. Un documento condiviso in cui si chiede alla Regione e, per conoscenza, alla proprietà Santa Camilla spa, di concedere, una volta concluso il sussidio della disoccupazione, la mobilità in deroga ai 298 ex dipendenti di Villa Pini, è stato sottoscritto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e dall’assessore provinciale alle politiche del lavoro Paolo Sisti. L’obiettivo è quello di garantire un sostegno economico ai 298 ex lavoratori di Villa Pini che in questi giorni stanno ricevendo le lettere di licenziamento dopo che la curatela fallimentare ha deciso, nelle scorse settimane, di chiudere la procedura fallimentare in corso. Una vera catastrofe per il personale e per le relative famiglie che restano, di fatto, con un pugno di mosche in mano dopo anni di qualificata attività professionale spesa al servizio della clinica Villa Pini.

I sindacati, però, non ci stanno. Vogliono mettere in atto ogni azione possibile per supportare i lavoratori per almeno 30 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo sindacale con Santa Camilla spa, datato settembre 2013. «In quella sede la proprietà si era impegnata», ricorda Ferdinando Costanzo, della Cgil, «a pescare tra la graduatoria degli ex dipendenti di Villa Pini, entro un tempo massimo di 30 mesi, nel caso in cui avesse avuto la necessità di reperire figure professionali. Fino a quella data i lavoratori non possono essere lasciati sul lastrico».

E qui si inserisce l’iniziativa intersindacale sposata anche dalla Provincia a margine di un incontro-fiume che si è tenuto venerdì sera all’interno del palazzo provinciale. La situazione è questa: nel giro di 30 giorni dal ricevimento della lettera di licenziamento, gli ex dipendenti di Villa Pini avranno diritto a un’indennità di disoccupazione, l’Aspi, per un periodo variabile tra gli otto e i dodici mesi. Dopodiché i sindacati auspicano la concessione della mobilità in deroga che possa accompagnare gli ormai ex lavoratori di Villa Pini fino ai 30 mesi dalla stipula del patto sindacale siglato nel settembre scorso. In caso contrario, i 298 ex dipendenti della clinica privata teatina resterebbero fuori dal mondo del lavoro e, soprattutto, senza sussidi mensili capaci di rendere meno amara una vertenza che rischia di concludersi nel peggiore dei modi per loro.

Jari Orsini

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