Villamagna in piazza per far restare don Gianluca

Corteo in paese contro il trasferimento del giovane parroco che in pochi mesi ha conquistato i fedeli

VILLAMAGNA. Villamagna scende in piazza per don Gianluca Bracalante il giovane parroco che in soli tre mesi ha saputo conquistare il cuore della maggior parte dei fedeli, riportando in chiesa giovani e anziani.

Dopo la petizione che in tre giorni ha raccolto 1.450 firme (più della metà dei residenti del paese che sono 2.450), dopo l’incontro in Curia con l’arcivescovo Bruno Forte, martedì scorso c’è stato il corteo per le vie del centro con oltre 500 persone. La manifestazione, con palloncini, striscioni e cori, è stata organizzata da quattro agguerrite parrocchiane: Lena Stellato, Maria Mammarella, Antonella Del Colle e Rita Robuffo.
Don Gianluca, 33 anni, sacerdote dal 2010, dopo tre mesi di felice permanenza a Villamagna è stato trasferito a Guilmi.

Ma il paese è pronto a fare le barricate contro una decisione di cui vuole sapere le reali motivazioni. «Don Gianluca è ancora da noi», spiegano le organizzatrici del corteo, «ma la decisione di trasferirlo è stata già presa. Probabilmente noi non possiamo più interferire. Ma non rinunciamo a far sentire la nostra voce e a chiedere le motivazioni di questa scelta contro la quale ci siamo opposti in tutti i modi». L’incontro con monsignor Forte non è stato affatto esaustivo, anzi ha avuto come effetto quello di far sentire i fedeli abbandonati dalla Chiesa istituzionale, come se la loro volontà non contasse niente.

Alla manifestazione di martedì era presente, anche se non vi ha partecipato ufficialmente, il sindaco Dario De Luca. Gli abbiamo chiesto di spiegare una posizione che avrebbe potuto apparire ambigua: «Anche io ho incontrato monsignor Forte per chiedere di far rimanere don Gianluca, che tra l’altro abita sopra casa mia», dice, «ma ho deciso di non partecipare al corteo per non dare adito a fraintendimenti». Il sindaco si riferisce alla posizione del parroco emerito don Ernesto Fraini. Il corteo, hanno precisato gli organizzatori, non è assolutamente contro il vecchio parroco. Anche se, forse proprio a causa di strumentalizzazioni non volute, l’ottantenne don Ernesto non l’ha presa molto bene, lasciandosi andare anche a frasi infelici nei confronti degli organizzatori. (a.i.)
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