Violenza negli stadi Daspo e denunce per 4 ultras di Chieti

Denunciati dalla Digos i tifosi ritenuti responsabili di reati da stadio e contro l’ordine pubblico durante la partita Chieti-Messina. Sequestrate mazze di ferro e un tirapugni

Provvedimento di Daspo con obbligo di firma per quattro appartenenti alla tifoseria Ultras del Chieti, alcuni dei quali con precedenti, denunciati dalla Digos perché ritenuti responsabili di reati da stadio e contro l'ordine pubblico commessi lo scorso 27 ottobre, in occasione della partita Chieti-Messina. Tra loro un 17enne che deve rispondere di lesioni personali aggravate e di travisamento al fine di rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico, di un 26enne che deve rispondere di possesso e uso di strumenti per l'emissione di fumo, di un ragazzo di 18 anni e di un 22enne denunciati entrambi per travisamento. Il minorenne è stato sottoposto a Daspo per 4 anni, gli altri per 3 anni. Nei confronti dei quattro, tutti di Chieti, sono stati eseguiti altrettanti decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Chieti e della Procura dei Minorenni dell'Aquila che hanno portato al sequestro di tre mazze di ferro, un tirapugni, due maschere e un giaccone. I fatti sono stati ricostruiti in una conferenza stampa dal Questore di Chieti Filippo Barboso. Prima della partita Chieti-Messina, la tifoseria Ultras del Chieti, circa 200 persone, si è radunata fuori dallo stadio per cercare lo scontro con quella del Messina, gemellata a sua volta con la pescarese. Una situazione che ha determinato momenti di grande tensione con le forze dell'ordine, frapposte fra le due tifoserie per evitare incidenti. Gli Ultras teatini, subito dopo l'ingresso nella loro curva, hanno acceso diversi fumogeni e fatto esplodere 15 bombe carta mentre uno dei grossi petardi esplosi fuori dallo stadio ha ferito ad una gamba uno steward. Intanto, il Comune ha emesso nei confronti del bar che si trova di fronte allo stadio il decreto che vieta di vendere alcolici in bottiglia nelle fasce orarie in cui disputano le partite. Sono in corso ulteriori indagini per identificare altri Ultras coinvolti. «Noi interveniamo per render sicuro lo stadio, perché allo stadio possano andare, questa è la nostra visione, famiglie e bambini, ed essere un momento di gioia e di partecipazione, del sano antagonismo, della sana critica: è quello che noi vogliamo garantire con l'operazione di oggi - ha detto Barboso. Noi non ci fermiamo qui, questi comportamenti devono cessare, chi va allo stadio non deve cercare la guerra».

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