Violenza sessuale, assessore ai domiciliari Il sindaco di Chieti: "Noi siamo estranei"

Di Primio: "Provo profondo imbarazzo e vergogna per questa vicenda". E l'opposizione va all'attacco

CHIETI. «Provo profondo imbarazzo e vergogna per questa vicenda che, però, non riguarda l’amministrazione bensì la persona. Per adesso ho avocato a me tutte le deleghe dell’assessore D’Agostino. Nei prossimi giorni decideremo il da farsi». Il sindaco Umberto Di Primio è sembrato provato a margine della mattinata infuocata vissuta a palazzo d’Achille dopo il provvedimento di custodia cautelare notificato all’assessore Ivo D’Agostino, delegato dal primo cittadino alla sanità, alle politiche della casa, alla protezione civile, al traffico, alla viabilità, ai trasporti ed alla toponomastica. Incarichi “pesanti” che adesso tornano nelle mani del sindaco. Il quale, ieri mattina di buon’ora, ha chiamato con urgenza in Comune assessori e capigruppo dei partiti di maggioranza per una riunione straordinaria. L’obiettivo del faccia a faccia, che si è protratto per ore nella stanza del sindaco, è stato quello di fare quadrato intorno all’amministrazione di centro destra. Di nuovo finita nell’occhio del ciclone ma non per le bizze politiche di qualche consigliere di maggioranza scontento per la poca considerazione del sindaco. Questa volta c’è di mezzo la magistratura per uno scandalo che, qualora venisse accertato, butterebbe macigni sulla politica teatina, sempre meno credibile agli occhi di cittadini esterrefatti. Non a caso in città, ieri, non si parlava d’altro. Sotto i portici di corso Marrucino la notizia dell’arresto dell’assessore D’Agostino è rimbalzata già dalle primissime ore del mattino. Molti assessori e consiglieri sono stati intercettati dai passanti che chiedevano informazioni ai politici di turno e, soprattutto, spiegazioni su quanto accaduto. «Adesso mi aspetto attacchi da ogni dove» aggiunge il sindaco, «la speranza è che l’assessore D’Agostino possa fare chiarezza e dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati».

Di tutt’altro avviso, ovviamente, i partiti di opposizione che stamattina ufficializzeranno la propria posizione nel corso di una conferenza stampa. In tanti puntano il dito sul sindaco accusato di avere precise colpe politiche in merito.

Jari Orsini

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