Virtus Lanciano, piovono squalifiche dopo il derby col Pescara

Stop e sanzioni per le proteste dei rossoneri dopo il match di domenica scorsa al Biondi. Ecco i provvedimenti del giudice sportivo

LANCIANO. Il dopo derby ha lasciato in dote una serie di squalifiche alla Virtus Lanciano, che ha protestato in maniera vibrante per il rigore che ha deciso la partita con il Pescara. Il presidente onorario Francesco Maio è stato inibito fino a tutto il 17 febbraio prossimo «per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto agli ufficiali di gara numerosi epiteti insultanti spingendo un assistente sulla spalla ed assumendo grave atteggiamento minaccioso (infrazione rilevata anche da un collaboratore della procura federale)»; inibito fino a tutto il 17 gennaio il figlio, Guglielmo Maio, vice presidente della Virtus Lanciano, «per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto agli ufficiali di gara numerosi epiteti insultanti (infrazione rilevata anche da un collaboratore della Procura federale)», inibito fino a tutto il 27 dicembre anche il dirigente addetto agli arbitri Alessandro Italiani «per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti degli ufficiali di gara». Infine, un turno di squalifica anche al responsabile dell'area tecnica Roberto D'Aversa, «per avere, al termine della gara negli spogliatoi, rivolto espressioni irriguardose ad un assistente». Il referto dell'arbitro Angelo Cervellera della sezione di Taranto ha provocato anche la squalifica per due giornate del portiere rossonero Luigi Sepe «per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto espressioni ingiuriose agli ufficiali di gara». Una giornata di squalifica anche per il capitano Domenico Di Cecco, al quale il giudice sportivo ha inflitto anche una multa di 1000 euro. Un turno di stop anche per Marcel Buchel, la cui squalifica era attesa per recidività in ammonizioni.

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