A dominare la scena è la “Guerra civile” che fa tremare gli Usa 

In sala il film di Garkand su un terribile futuro possibile Esce “Back to Back”, ritratto innamorato di Amy Winehouse

Dopo il consueto “spezzatino” d’inizio settimana che ha visto sugli schermi come film-evento Ennio Doris - C’è ancora domani di Giacomo Campiotti con Massimo Ghini; La canzone della terra di Margareth Olin sul rapporto fra uomo e natura e Barchidda live di Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara, Alessandro Rossi sul festival jazz di Paolo Fresu, si apre la ricca offerta cinematografica del weekend con un titolo-scandalo che attira tutta l’attenzione mediatica.
CIVIL WAR di Alex Garkand con Jesse Plemons, Kirsten Dunst, Nick Offerman. Sono gli occhi della fotoreporter Kirsten Dunst a raccontare la brutale guerra civile che attraversa gli Stati Uniti in un futuro tragicamente prossimo. Lo scontro tra le due fazioni è rapidamente passato dai social network alla spina di Capitol Hill dove due pretendenti si contendono il diritto a governare l'America come presidente. Col passo della fiction, ma un occhio attento alla realtà, Alex Garland firma il film cui tutti già parlano.
BACK TO BACK di Sam Taylor-Johnson con Marisa Abela, Jack ÒConnell, Eddie Marsan. Appartiene al collaudato genere della biografia d’artista il ritratto di Amy Winehouse. Il film è concepito come un atto d’amore per la sfortunata cantante morta di overdose a soli 27 anni e ne segue ascesa e caduta dando spazio alle sue fragilità, al suo smisurato talento (ben riprodotto da Marisa Abela), al rapporto con il suo ex marito, Blake Fielder-Civil, autentico «angelo del male».
IL CASSETTO SEGRETO di Costanza Quatriglio. Quando, poco più di 15 anni fa, Costanza gira alcuni brevi dialoghi con suo padre, ancora non sa a fianco di quale personalità è cresciuta. Solo nel momento in cui si decide ad aprire il fondo memoriale del padre, prende coscienza della incredibile vicenda umana e artistica di Giuseppe Quatriglio, giornalista, saggista e scrittore, firma storica del Giornale di Sicilia. Il film – che sarebbe ingiusto definire semplicemente documentario – si costruisce al tavolo di montaggio tra bobine amatoriali, documenti, scritti, ricordi che disegnano una memoria universale capace di attraversare Palermo e la Sicilia dagli anni ’40 alla fine del secolo scorso. IL racconto più bello e personale nella carriera della regista.
NON VOLERE VOLARE di Hafsteinn Gunnar SigurÐsson con Lydia Leonard, Timothy Spall. Chi ha visto l’esordio alla regia di Margherita Buy (“Volare”) guarderà con divertimento questo involontario prequel girato tra Islanda e Gran Bretagna con le disavventure di un gruppo di persone affette dalla fobia del volo che si affidano – volenti o no – all’agenzia Viaggiatori Impavidi per superare il trauma. Con conseguenze imprevedibili che ne fanno maldestri pionieri della sopravvivenza.
AUGURE di Baloji Tshiani con Marc Zinga, Lucie Debay, Eliane Umuhire. Questa è la storia di Koffie, bambino congolese perseguitato fin dalla nascita dalla nomea di stregone e quindi scacciato dalla famiglia. Dopo 15 anni vissuti in esilio, Koffie fa ritorno a Lumumbashi insieme alla donna bianca che ha scelto come moglie. Ma non sarà facile per lui farsi accettare e costruirsi una nuova vita. Film-rivelazione allo scorso festival di Cannes.
CATTIVERIE A DOMICILIO di Thea Sharron con Olivia Colman, Jessie Buckley, Alisha Weir, Timothy Spall. Quando nel paesino di Littlehampton (costa meridionale dell’Inghilterra puritana degli anni Venti) cominciano a circolare lettere scabrose e cariche di pettegolezzi erotici, la comunità finisce nel sospetto e della cattiveria. I sospetti sul misterioso mittente si appuntano su Rose, madre single e poco propensa alle consuetudini del paese ed è la sua vicina di casa Edith a organizzare intorno a lei l’ira popolare. Finché un gruppo di donne guidate dalla poliziotta Gladys decide di andare a fondo nell’inchiesta per scoprire la verità. Commedia in puro stile British con una grande Olivia Colman.
A FINE SETTIMANA Flora, emozionante racconto della staffetta partigiana Flora Monti, a 12 anni protagonista della lotta partigiana.