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domani sera in diretta
Baricco legge Furore su Rai3 «Una storia di poveri migranti»
MILANO. Andrà in onda domani in prima serata, in occasione della Giornata della Memoria delle vittime delle immigrazione, «Steinbeck Furore» di Alessandro Baricco. Si tratta di una lunga diretta su...
MILANO. Andrà in onda domani in prima serata, in occasione della Giornata della Memoria delle vittime delle immigrazione, «Steinbeck Furore» di Alessandro Baricco. Si tratta di una lunga diretta su Rai 3 dagli stabilimenti ex Dai di Mirafiori, alle porte di Torino, in cui lo scrittore, grazie anche all’accompagnamento musicale di Francesco Bianconi dei Baustelle, proporrà la sua originale lettura di «Furore», libro sull’immigrazione scritto da John Steinbeck nel 1939.
«Da tempo era mio desiderio di fare in pubblico una lettura di questo libro», commenta Baricco a Palazzo dei Giureconsulti di Milano, nel corso della presentazione della trasmissione, nel corso del Prix Italia 2017. «Sarà un’ora e mezza senza pubblicità, in un posto fantastico, con un accompagnamento musicale riuscitissimo. Il libro è del 1939, ma è sorprendente come Steinbeck sia riuscita a fermare l’esperienza degli uomini dentro la grande migrazione. Lui racconta sia chi migra, sia quelli che vedono migrare. Oggi viviamo un momento molto analogo».
«Ripetere queste storie ha una funzione civile, non è letteratura», aggiunge. «È un’eredità che non possiamo buttare via perché non siamo i primi ad affrontare questo problema e quindi ripeterlo serve. Per me è un privilegio farlo, spero di farlo bene anche se sarà difficile fare un’ora e mezza da solo. Un gesto come questo è destinato a dare forza a chi deve affrontare queste emergenze. A uno debole, impaurito e smarrito non si può chiedere generosità. Una comunità forte crea condizioni per affrontare il problema».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Da tempo era mio desiderio di fare in pubblico una lettura di questo libro», commenta Baricco a Palazzo dei Giureconsulti di Milano, nel corso della presentazione della trasmissione, nel corso del Prix Italia 2017. «Sarà un’ora e mezza senza pubblicità, in un posto fantastico, con un accompagnamento musicale riuscitissimo. Il libro è del 1939, ma è sorprendente come Steinbeck sia riuscita a fermare l’esperienza degli uomini dentro la grande migrazione. Lui racconta sia chi migra, sia quelli che vedono migrare. Oggi viviamo un momento molto analogo».
«Ripetere queste storie ha una funzione civile, non è letteratura», aggiunge. «È un’eredità che non possiamo buttare via perché non siamo i primi ad affrontare questo problema e quindi ripeterlo serve. Per me è un privilegio farlo, spero di farlo bene anche se sarà difficile fare un’ora e mezza da solo. Un gesto come questo è destinato a dare forza a chi deve affrontare queste emergenze. A uno debole, impaurito e smarrito non si può chiedere generosità. Una comunità forte crea condizioni per affrontare il problema».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.