musica

Battiato e Camisasca 40 anni dopo ad Avezzano

Il cantautore siciliano e il musicista eremita domani e sabato in concerto al Teatro dei Marsi per due serate all’insegna della musica e del misticismo

AVEZZANO. Franco Battiato sarà protagonista dei due concerti - già soldout - che si terranno, domani e sabato alle ore 21, al Teatro dei Marsi di Avezzano.

Con un organico sul palco che prevede Carlo Guaitoli al pianoforte affiancato da Angelo Privitera alle tastiere e programmazioni, Battiato proporrà un viaggio in musica che attraverserà tutta la sua produzione, tra pop, scomposizioni ritmiche ardite e canzone d’autore.

Ad aprire i concerti nei primi 15 minuti ci sarà Juri Camisasca, cantante, compositore e mistico, che fu collaboratore di Battiato all’inizio degli anni Sessanta, nel panorama nascente della musica rock ed elettronica italiana.

Nato a Melegnano in provincia di Milano, 66 anni fa, Camisasca inizia a far musica e a incidere dischi da giovanissimo. Il suo album “La finestra dentro”, pubblicato, nel 1974 dalla Bla Bla, è fortemente influenzato dalla sua collaborazione con Battiato, che porta Juri in quella casa discografica, producendo il disco e suonando il sintetizzatore VCS3 in alcuni brani. “La finestra dentro” può essere paragonato al primo album di Alan Sorrenti, “Aria”, per l'uso della voce come strumento, con un accompagnamento musicale ridotto all'essenziale in alcuni brani. Dopo due singoli del 1975, entrambi contenenti un brano dell'album e un inedito, Camisasca è coinvolto nel Telaio Magnetico, una specie di supergruppo di avanguardia che comprendeva anche Battiato, Mino Di Martino dei Giganti e sua moglie Terra Di Benedetto (entrambi poi nell'Albergo Intergalattico Spaziale) tra gli altri.

Questo gruppo fa solo una tournée nell'estate di quell'anno prima di sciogliersi.

Acclamato dalla critica come il nuovo fenomeno del pop progressivo, Camisasca ha percorso gli anni Settanta all'insegna della sperimentazione vocale. In quel periodo, Camisasca sudia le Upanishad, Aurobindo e Shankara; poi, il richiamo alla vita interiore, lo spinge sulla via di a una vita claustrale. E così, dopo un anno e mezzo nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana, prende i voti monastici in una congregazione benedettina. Nei suoi dieci anni di vita in monastero studia teologia e filosofia. Alice, Giuni Russo e Milva sono le interpreti di numerosi suoi brani. Lo stesso Battiato incide un suo pezzo, "Nomadi", che diventa un successo internazionale.

Dopo undici anni e mezzo di vita in monastero, si apre, per lui, l'ultima fase: l'eremitismo. Oggi, infatti, vive alle falde dell'Etna. ©RIPRODUZIONE RISERVATA