Cannes, grande ritorno di Coppola. L’Italia corre con Sorrentino 

Il regista napoletano punta alla Palma d’oro con Parthenope Megalopolis il film in gara del “padrino” del grande schermo

Una punta di diamante partenopea per la Palma d’oro: a mille chilometri da Castel dell’Ovo, lo storico isolotto di Megaride dove secondo la leggenda riposa in eterno la sirena Partenope, l’incanto fuori dal tempo del Golfo di Napoli sarà protagonista al Festival di Cannes, con Parthenope di Paolo Sorrentino, unico film italiano nel concorso quest’anno sulla Croisette.
Per la 77ª edizione (14-25 maggio), il regista italiano premio Oscar 10 anni fa con La Grande Bellezza dovrà confrontarsi con monumenti del cinema mondiale. A cominciare dal “padrino” del grande schermo, Francis Ford Coppola, 85 anni, che si aggiudicò la sua prima Palma d’oro quasi mezzo secolo fa e che torna in lizza per la terza Palma con Megalopolis, produzione stellare (da 100 milioni di euro) con Adam Driver, Jon Voight, Laurence Fishburne, Shia LaBeouf e Dustin Hoffman. Il soggetto resta per ora vaghissimo, comunque intorno alla distruzione di una megalopoli in stile New York e una ricostruzione che si gioca tra un architetto e il sindaco della città. La stampa Usa si spinge a parlare di «film testamento» addirittura paragonabile a Citizen Kane di Orson Weels (1941), tra i massimi capolavori della storia del cinema universale. «È un onore che Francis Ford Coppola venga a presentare il suo film a Cannes», ha esultato il delegato generale del Festival, Thierry Frémaux, rivolgendosi alla platea di giornalisti francesi e internazionali convocati ieri mattina al cinema Ugc-Normandie di Parigi, per l’annuncio della selezione ufficiale. Esprimendosi al fianco della presidente del Festival, Iris Knoblock, Fremeaux ha ricordato come il regista Usa appartenga a quella «cerchia molto ristretta» di cineasti che hanno già vinto due Palme d’oro, La Conversazione (1974) e Apocalypse Now (1979). In concorso altri mostri sacri del grande schermo. Gioca in casa Jacques Audiard. Già Palma d’oro nel 2015, il regista d’Oltralpe concorre questa volta con Emilia Perez, film tra il thriller e la commedia musicale sui cartelli della droga in Messico, con le star Selena Gomez e Zoe Saldaña.
Tra gli altri il canadese David Cronenberg per The Shrouds (I sudari), un film di lutto con Diane Kruger e Vincent Cassel. Dopo American Gigolo, il regista Paul Schrader ritrova Richard Gere (con Uma Thurman e l’emergente Jacob Elordi) per Oh, Canada, su un uomo condannato alla malattia. In gara anche The Apprentice dell’iraniano Ali Abbasi, su un giovane Donald Trump. Il cineasta dissidente russo in esilio Kirill Serebrennikov, altro habitué, presenterà Limonov, tratto dal best seller di Emmanuel Carrère.
Attesa al Palais des Festivals anche la premio Oscar Emma Stone, ancora diretta (è la sesta volta) da Yorgos Lanthimos, con Kinds of Kindness dopo gli applausi per Povere Creature!. Un tocco d’Italia sarà indirettamente in gara anche con Marcello mio, di Christophe Honoré. Il film ruota intorno alla figura di Marcello Mastroianni, il grande attore di Fontana Liri amatissimo in Francia, di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita. Nel cast, la figlia, Chiara Mastroianni e l’ex moglie nonché star emblematica del cinema d’Oltralpe, Mademoiselle Catherine Deneuve.
I dannati di Roberto Minervini è stato invece selezionato per la sezione Un certain Regard. Quanto alle registe donne, sono solo 4 in gara, contro 7 lo scorso anno su 19 titoli annunciati. «Serve un mezzo decennio per giudicare una tendenza, ci sono comunque 4 registe, non dimentichiamolo e la tendenza è che ci sono sempre più registe donne nel mondo», si è difeso Frémaux in conferenza stampa sugli Champs-Elysées. Tra le proiezioni speciali, fuori competizione, il film documentario di Yolande Zauberman, La Bella di Gaza . Girato prima dell’esplosione della guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre, il film racconta la vicenda di transgender palestinesi. Altro film di drammatica attualità L’invasione, del cineasta ucraino Sergei Loznitsa. Presidente della giuria la regista di Barbie, Greta Gerwig mentre George Lucas, il 79enne padre di Star Wars riceverà la Palma d’oro alla carriera. Kevin Costner, di ritorno al western, partecipa fuori competizione, come anche Furiosa, nuovo episodio di Mad Max di George Miller.