SPETTACOLI

Capossela: nell'Abruzzo del mio John Fante

Il cantautore in scena con il suo Combat Folk domani alla Notte Bianca di Guardiagrele

GUARDIAGRELE. No, non è un tour, né uno spettacolo che si ripete, ma un autentico esercizio di eclettismo. Come accade quando si combinano in modo disorganico elementi eterogenei, con una scelta arbitraria, senza un criterio preciso. Tutte le date del suo “Combat folk” fanno parte di “Atti unici e qualche rivincita”. Che cosa significa è lo stesso cantautore, polistrumentista e scrittore di origine irpina a spiegarlo. «L’atto unico è come una piroetta, un prototipo. Una barchetta di carta che si mette in acqua e poi si capisce se affonda quando non c’è più tempo per salvarla o per riprovarci. È una disciplina che educa a non mettere da parte nulla. Come il potlach, la distruzione rituale dei beni. Come i castelli di sabbia, edificare qualcosa che verrà immediatamente cancellato dalla prima mareggiata. Non si fa a tempo di capire cosa è davvero successo, che ecco, è già finito. Si riconosce dalla coda, ed è un pesce che si immerge veloce. Per darci il giusto di rimettersi di nuovo, subito a pescare».
Con “Atti unici e qualche rivincita”, Vinicio Capossela che domani sera sarà alla Notte Bianca di Guardiagrele (ore 24) pesca nel proprio passato, fa tesoro dei tanti anni di carriera e ne approfitta per organizzare nuovi incontri con vecchi compagni di viaggio o con avventurieri freschi d’incontro. Quella di Capossela è, infatti, un’estate all’insegna dell’eclettismo dove mette in scena tutta la sua creatività in campo musicale: dai duetti, all’orchestra, ai brani corali fino alle rappresentazione più immaginifiche dell’Odissea dell’artista. E i luoghi aperti rappresentano per Capossela la natura effimera e possono essere conquistati solo di volta in volta, con «il massimo sforzo per il massimo risultato». Si tratta quindi di esercizi per contrastare la ripetizione, dando seguito e rivincita a diverse passioni che proseguono ostinate negli anni.
Capossela e anche un po’ di Abruzzo: è stato uno dei primi, in Italia, ad accorgersi di John Fante, lo scrittore e sceneggiatore statunitense nato a Denver, in Colorado, nel 1909 e figlio di Nicola, emigrante italiano originario di Torricella Peligna. Ebbene, Capossela ha contribuire alla diffusione dell’opera di John Fante. Era il 1996 quando, accompagnato dall’amico poeta Vincenzo Costantino “Cinaski”, portò in giro per l’Italia un reading interamente dedicato allo scrittore italoamericano, facendo innamorare della sua opera i più giovani. Dunque, il “Combat folk” di Capossela arriva a Guardiagrele domani, in largo Garibaldi per la Notte Bianca. «Si tratta di un concerto», spiega il cantautore, «in cui la musica, più che la scenografia o l’evocazione teatrale è protagonista. Per rivoltare la polvere».
La Notte Bianca inizia alle 18. Sono previsti bus navetta dai parcheggi appositamente indicati. Il concerto è alle 24 ma si consiglia di raggiungere Guardiagrele entro le 22. Ultimo bus da Pescara per Guardiagrele - linea Tua - ore 19. Alle 6, primo bus - linea Tua - da Guardiagrele per Pescara. Per le auto uscita consigliata dall’A25: Chieti; uscita consigliata dall’A14: Pescara Ovest Chieti.
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