chiuse le riprese per l’opera che sarà proiettata in una cupola 

Castel di Sangro e Scontrone set del film “Luna Dolph”

CASTEL DI SANGRO. Ultimo ciak alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo per “Luna Dolph – L’Eco perduta”, prodotto da the usual neXt, giovane società di produzione fondata nel 2017 a Castel di Sangro....

CASTEL DI SANGRO. Ultimo ciak alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo per “Luna Dolph – L’Eco perduta”, prodotto da the usual neXt, giovane società di produzione fondata nel 2017 a Castel di Sangro. E proprio a Castel di Sangro e Scontrone il regista Michele Pelosio ha fatto le riprese del film, girando scene nelle due cittadine scelte con i due giovani produttori, Dario Riccio e John Kapine Kodo e dallo sceneggiatore Gérard Bernasconi come set di questo film d’azione che sarà disponibile alla fine del 2024. “Luna Dolph – L’Eco Perduto” (voluta la scelta del maschile e «dalla sceneggiatura si scoprirà perché», spiegano dalla produzione) è il primo film indipendente di the usual neXt. La società ha deciso di dedicare la sua produzione al filone delle proiezioni fulldome: con l’utilizzo di sofisticate macchine da presa, il film sarà proiettato all’interno di una cupola emisferica, una struttura in pvc e acciaio con un angolo di visione di 360° e in grado di ospitare fino a 20 persone. Questa nuova fruizione, nettamente diversa da quella tradizionale, permetterà un’esperienza immersiva e coinvolgente. La trama. Luna, influencer virtuale, e i suoi amici Kyle e China arrivano sulla Terra per conoscerne le bellezze, ma il Pianeta è minacciato da un esercito di soldati robot che, guidati dall’Architetto, vogliono conquistare il mondo degli umano e quello del Metaverso. Riusciranno i tre protagonisti a sconvolgere i piani dell’Architetto e a salvare Pianeta umanità? «Abbiamo deciso di sviluppare un progetto mai realizzato in Italia e di esseri innovatori in questo campo», dicono Riccio e Kapine Kodo, «e siamo molto felici di aver scelto Castel di Sangro e Scontrone come set per il nostro primo film indipendente. Il legame con il nostro territorio, dove più di 7 anni fa abbiamo iniziato, è fondamentale e indissolubile per i nostri obiettivi». «Che ben venga qualsiasi operazione che miri alla diffusione della cultura e dell’arte, contribuendo alla valorizzazione del territorio»,commenta Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro. «Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta dei due giovani produttori di utilizzare degli spazi comunali per la realizzazione del film e alcuni scorci di Scontrone per le riprese», aggiunge Francesco Melone, sindaco di Scontrone. «È un progetto innovativo, realizzato da giovani appassionati che meritano senz’altro tutto il nostro supporto e la nostra collaborazione».