Di Lallo colpisce con La Preda «Amo la forza delle donne»  

Il corto del regista abruzzese vince il Cartagine 2.0 e viene proiettato alla Camera «L’ho scritto dopo l’incontro con una ragazza violentata che voleva solo vivere»

PESCARA. Ha vinto il 23° Premio culturale internazionale Cartagine 2.0 nella sezione cinema e teatro con “La preda”, cortometraggio contro la violenza sulle donne, e con la sua opera complessiva. Il talentoso regista e sceneggiatore abruzzese Pierluigi Di Lallo ha girato il corto a Guardiagrele con interpreti abruzzesi e produzione della pescarese associazione di promozione sociale Mama. Premiazione avvenuta il 19 aprile a Roma, tre giorni prima il film breve era stato proiettato nella sala stampa della Camera dei deputati nell’ambito del taccuino “Nuovi linguaggi contro la violenza di genere”, su iniziativa di Martina Semenzato, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio. Alla proiezione erano presenti coi parlamentari Semenzato e Guerino Testa il magistrato penale Valerio De Gioia, il regista Di Lallo, la produttrice e attrice Alessandra Relmi, interprete dello shortmovie con Federico Perrotta, Hermione Kitson e Ketty Felletti. Il Premio Cartagine 2.0, assegnato dall’omonima Accademia internazionale, nasce come ponte culturale tra le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo e si svolge in forma itinerante. Il riconoscimento è assegnato a chi in campo nazionale e all’estero contribuisce allo sviluppo e diffusione della cultura. “La preda” (durata 11') si aggiunge alla filmografia di Pierluigi Di Lallo (di Rocca San Giovanni, vive a Roma), che comprende i film “Ambo” (2014) con Adriano Giannini e Serena Autieri, “Nati 2 volte” (2019) con Fabio Troiano ed Euridice Axen, vincitore del Toronto Film Festival, “Troppa famiglia” (2021) con Ricky Memphis e Antonello Fassari, “Amici per la pelle” (2022), lavoro sul tema dei trapianti prodotto da RaiCinema, con Massimo Ghini e Nancy Brilli, oltre a diversi cortometraggi, spot, videoclip (Planet Funk, Noemi).
Di Lallo, ha avuto molti riconoscimenti, tra cui il Flaiano. Si aspettava il Premio Cartagine 2.0 per il corto “La preda”?
«No, è arrivato inaspettato. Come è stato inaspettato proiettarlo alla Camera dei deputati. Ho visto certi nomi nel Premio Cartagine... Mario Luzi, Lucio Dalla, Antonio Banderas, Kofi Annan, George Clooney, mi sono chiesto io che c’entro? Sono felice, commosso, per il riconoscimento e orgoglioso di aver potuto lavorare con un cast tutto abruzzese».
“La preda” riflette sulla violenza di genere ma con un racconto spiazzante. Com’è nata l’idea?
«Ho voluto esprimere la paura della vittima in una prospettiva insolita, a cui non siamo abituati, ma che spinge a una riflessione profonda sui ruoli di genere. Qui i ruoli si capovolgono, con un doppio finale inaspettato. Ho dato forza alla donna, senza mostrare la violenza ma dimostrando che con mano leggera si possono raccontare anche temi importanti. Ho scritto il corto un anno e mezzo fa, dopo aver conosciuto in treno una ragazza che mi ha raccontato di aver subito uno stupro. La prima cosa che ha pensato in quel momento, mi ha detto, era salvarsi la vita. Quando è stata uccisa Giulia Cecchettin, con l’aps Mama e la sua presidente Alessandra Relmi abbiamo voluto fare qualcosa. Grazie ai fondi raccolti proprio nell’attività di promozione del cortometraggio, abbiamo creato una borsa di studio nel nome di Giulia, borsa che nella facoltà di Ingegneria biomedica (disciplina in cui si stava laureando la ragazza a Padova, ndr) dell’università di Pescara sosterrà una studentessa nel suo percorso di realizzazione e di indipendenza».
Il corto sarà distribuito?
«Siamo in concorso in alcuni festival e speriamo di essere selezionati alla Mostra di Venezia. Poi prevediamo una distribuzione nazionale. Con l’onorevole Semenzato volevamo fare anche proiezioni nelle scuole».
“Ambo” era ambientato in Abruzzo, ad Atessa. Tornerà a girare nella sua regione?
«Sto lavorando a un nuovo progetto e spero di girare tutto in Abruzzo. Un film di finzione, sto scrivendo la sceneggiatura, trama top secret per ora».