teatro

Edoardo Siravo all'Aquila con "Le nostre donne"

Sabato e domenica il commissario Leoni interprete al Teatro Zeta della prima nazionale dello spettacolo diretto da Livio Galassi, con Manuele Morgese ed Emanuele Salce

Andrà in scena sabato alle ore 21 e domenica alle 17.30 nel Teatro Zeta, nel parco delle Arti di Monticchio, all'Aquila, la prima nazionale del testo di Eric Assous "Le nostre donne". Lo spettacolo, che fa parte della stagione "Volo libero 2015/16" diretta da Manuele Morgese, vedrà come protagonisti Edoardo Siravo, Emanuele Salce e lo stesso Morgese che torna a recitare all'Aquila, dove lavora, dopo tre anni. La regia è affidata a Livio Galassi, mentre le raffinate scene e i costumi sono opera di Lorenzo Cutuli. Il testo non è mai stato rappresentato in Italia, mentre in Francia, dopo il grande successo al Theatre de Paris con Jean Reno protagonista, ne è già stato realizzato un film in uscita proprio ad aprile, e firmato da Richard Berry con Daniel Auteuil. "Una bella commedia, divertente, come tutte le commedie francesi. Non c'è solo l'aspetto comico" come dice lo stesso Siravo. "I francesi hanno una grande tradizione e riescono a fare commedie brillanti e divertenti che lasciano sempre un messaggio importante: uno spaccato di società, di psicologia. Qui si parla della difficoltà del rapporto tra uomo e donna, tra femmina e maschio. Una difficoltà ancestrale che dovrebbe essere risolta dall'amore. Un sentimento che spesso colma le distanze, ma non sempre: dipende molto anche dai momenti storici".

L'Aquila, Siravo al Teatro Zeta con "Le nostre donne"
L'attore molisano Edoardo Siravo, il noto commissario Leoni dello sceneggiato televisivo "Vivere", sarà in scena sabato 9 e domenica 10 aprile al Teatro Zeta dell'Aquila con lo spettacolo "Le nostre donne" di Assous. Sul palco anche Emanuele Salce e Manuele Morgese. Si tratta di una prima nazionale. Intervistato da Michela Corridore, Siravo parla dello spettacolo, dell'Aquila e dell'Abruzzo. (video di Raniero Pizzi)http://bit.ly/1SUoBkv

L'attore, ricordato da molti come il commissario Leoni nella fiction "Vivere", vuole spendere un pensiero anche per l'Abruzzo: "Amo questa terra, sono un po' cugino perché sono di origine molisana. Mi lega all'Abruzzo anche il fatto che nella Valle Roveto mia madre ha degli interessi. Sono spesso in Abruzzo ed è una terra che mi piace moltissimo. Vedere ancora L'Aquila così martoriata non è facile. Ma l'animo abruzzese è tosto, pervicace: non mollerete. Sono andato per caso a vedere Onna: accanto ai dirupi c'è la vita che continua. D'altra parte è per tutti così. L'altro giorno stavo per morire perché un capriolo mi ha attraversato follemente la strada. Al di là del rischio che ho corso, non ho potuto fare a meno di pensare che ci sono ancora i caprioli in questa terra. Una meraviglia".