Forte racconta la Bibbia dei filosofi 

L’arcivescovo presenta il suo nuovo saggio venerdì al Teatro Rossetti di Vasto

VASTO. Venerdì alle 18.30, nel Teatro Rossetti di Vasto, sarà presentato il libro dell'arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, Bruno Forte, "La Bibbia dei filosofi. Il Grande codice e il pensiero dell'Occidente". Dialogheranno con l'autore il filosofo Vincenzo Vitiello e il teologo monsignor Michele Giulio Masciarelli. Il libro è un testo originale in cui Forte, riprendendo il pensiero di un critico letterario canadese del secolo scorso, Northrop Frye, secondo il quale la Bibbia è una sorta di opera-mondo che contiene tutte le forme e i modi della letteratura, riunisce, in un singolare simposio sui temi universali dell'uomo, le voci molto diverse e lontane fra loro di importanti filosofi, da Kant a Hegel a Kierkegaard, da Rosmini a Cacciari. «Questa indagine su La Bibbia dei filosofi», si legge nella presentazione del volume, «intende accostare dieci passi biblici – cinque dell’Antico, cinque del Nuovo Testamento – riflettendo sui quali alcuni pensatori, appartenenti ad epoche diverse della tradizione filosofica occidentale, hanno elaborato pensieri tanto audaci, quanto fecondi di luci intellettuali e di stimoli etici e spirituali. Ovviamente il repertorio non è in alcun modo esaustivo: esso vorrebbe tuttavia mostrare come la Bibbia possa essere considerata anche quale Grande Codice ispirativo di alcune delle idee portanti, e certamente fra le più feconde, della filosofia elaborata nelle “terre del tramonto”»
"La Bibbia dei filosofi. Il Grande codice e il pensiero dell'Occidente" è il secondo libnro di riflessioni teologiche e filisofiche di monsignor Forte nel 2109. L’altro si intitola “Gerusalemme.Città della pace, crocevia di conflitti” ed è una testimonianza personale dell’arcivescoo di Chieti-Vast osulla Terra Santa, e su Gerusalemme in particolare.
Impegnato nel dialogo ebraico-cristiano, Forte riesce a tracciare un profilo della situazione attuale che incoraggia i singoli credenti e sostiene l’esperienza del pellegrinaggio come dinamica fondamentale per ogni cristiano. «Ombelico del mondo», scrive Bruno Forte, «la Città Santa ti sorprende sempre, offrendoti sempre nuove luci, anche se spesso nel segno del dolore e della sfida».
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