Gabriele Cirilli: «L’amore? Ovidio meglio di Siffredi...»

L'attore nella sua Sulmona con lo spettacolo sul poeta. «Abruzzo vieni, ci sarà la tv. Facciamo squadra»

«Ovidio Nasone? Uno vidio Nasone? Uno che stava avanti. Parlava delle posizione dell'amore e dava consigli su come raggiungere il piacere insieme alla donna. All'uomo ammoniva di non volare troppo per non lasciare la partner insoddisfatta. E il bello è che lo scriveva in modo poetico, mai volgare. Un grande. Insomma, se qualcuno pensava di accomunarlo a Rocco Siffredi si sbaglia, anche se ci va vicino...». Gabriele Cirilli si dice entusiasta del ruolo di testimonial del Bimillenario Ovidiano conferitogli dal governo regionale. Non esita a sottolineare l'appartenenza alla sua città d'origine, Sulmona, e ci mette del sentimento nell'invitare gli abruzzesi tutti «a superare diffidenze reciproche e personalismi per poter finalmente fare squadra. Perchè solo uniti si può vincere».

Lo ricorda portando l'esempio di suoi tre famosi colleghi toscani, Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti e Giorgio Panariello: «A vederli insieme sul palco sono arrivati in 18mila al Summer festival di Lucca. Ecco, io voglio la stessa cosa per Sulmona, la piazza piena. E l'avrò. Mercoledì 16 agosto tutti in Piazza Maggiore per il mio spettacolo. Ci sarà Il Tg1, La vita in diretta, dobbiamo far vedere la partecipazione e fare bella figura. Sarà un successo per la città e per l'Abruzzo tutto». Così l'artista sulmonese ieri mattina a Pescara, nella Sala blu della Regione per presentare in anteprima nazionale lo spettacolo "#Tale e quale a Ovidio", il 16 agosto in Piazza Garibaldi a Sulmona, ore 21.30. Progetto realizzato in collaborazione con la Dmc Terre d'Amore in Abruzzo e Muntagninjazz Festival. Più di uno spettacolo, un progetto di ricerca, turismo e accoglienza, ha sottolineato il presidente della Dmc Terre d'Amore in Abruzzo, Fabio Spinosa Pingue. «Per il suo attaccamento alle radici», ha aggiunto il capo dipartimento Turismo e Cultura della Regione, Giancarlo Zappacosta, «Cirilli è garanzia di storytelling della forza e dell'impegno degli abruzzesi. Grazie alle sua capacità artistiche l'eterno dilemma tra cultura e intrattenimento è risolto: Cirilli renderà giustizia all'autore dell'Ars Amandi dimostrando che la nostra regione seppur fragile può dare il meglio di sè».
«Sono eccitato, non sto nella pelle, sento la squadra Abruzzo, forse è la prima volta che accade. Anche lo spot di lancio di #Tale e quale a Ovidio (pagina facebook dell'artista) è frutto di un team interamente abruzzese. Finalmente ci siamo», ha commentato Cirilli, contestualmente riconfermato dai vertici regionali sotto contratto per l'operazione di rilancio del Cratere.

Cirilli, concorda che l'operazione Ovidio possa essere sinonimo di innovazione?

«L'immaginario ovidiano è capace di parlare a noi contemporanei e al futuro. Parlare d'amore come ha saputo fare lui è straordinario, il suo linguaggio trascende il tempo e arriva a tutti. Per questo ho voluto dedicare a Ovidio poeta dell'amore questo mio fortunato spettacolo, giunto alla terza stagione. Ho pensato di rinnovarlo inventandomi un concorso su internet: durante lo show si esibiranno alcuni giovani attori tra i quali sceglieremo l'Ovidio del domani. Le candidature fioccano: canzoni, poesie e perfino balletti su canzoni d'amore. E' proprio vero che gli italiani sono un popolo di artisti!».

Studiando Ovidio, cosa altro l'ha colpita della sua figura?
«Ovidio era furbo, cosa non da tutti. Il nostro poeta usava le persone vicine al potere per proprio tornaconto. Pare inoltre che Ovidio fosse amante della nipote di Cesare Augusto, ragion per cui venne esiliato a Costanza. Avrà sparso il suo seme in Europa, sarebbe il caso di ricercare i suoi discendenti!».

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