Giovani reporter crescono e raccontano l’Italia che resiste 

Da oggi a giovedì su Rai Radio3 gli studenti del Centro sperimentale dell’Aquila parlano del loro documentario in giro per il Paese in cerca di storie di resilienza

L’AQUILA. Hanno raccontato storie di montagna, memorie dagli anni del post-sisma. Hanno parlato degli spazi di aggregazione dei giovani all'Aquila, delle luci in mezzo al grigio di un territorio che conta ancora le proprie ferite. Hanno infine proposto spaccati dal tessuto socioeconomico abruzzese. Ora, gli allievi della sede regionale del Centro sperimentale di cinematografia sono pronti a tornare in radio per parlare di “resilienza”.
Anche quest'anno, l'appuntamento è su Radio Rai 3 nella trasmissione Tre soldi, da oggi fino a giovedì 13 dicembre, alle 19.50. Gli studenti del corso di reportage, stavolta, si sono mossi in tutta Italia per dare voce a realtà e persone che in differenti forme cercano di portare avanti un lavoro, una sfida, una battaglia personale o collettiva, senza arrendersi e trovando in sé sempre nuove motivazioni per andare avanti e contribuire a migliorare la realtà che ci circonda. Così, la resilienza si fa percorso che da individuale diventa collettivo.
Le insegnanti del quartiere San Siro a Milano che lavorano con una classe di bambini tutti di origine straniera, nuove generazioni che cercheranno un futuro in Italia; donne che, in ogni luogo del paese, raccontano la loro vita di violenza subita, alla quale hanno deciso di opporsi. Due padri che lottano per i loro figli in un piccolo comune sulle Alpi Apuane; il lavoro dei tecchiaioli che rischiano e faticano portando avanti il mestiere antico di chi rende sicure le pareti di estrazione delle cave. Un insieme di testimonianze da un mondo vivo, necessario e vicino alle esperienze di ognuno. Realtà semisconosciute ma simboliche e significative. Gli audio documentari sono il risultato del laboratorio del corso di reportage radiofonico, tenuto da Daria Corrias e a cura della sede Abruzzo del Centro sperimentale di cinematografia, con la direzione didattica di Daniele Segre. Gli studenti - autori sono Carmine De Ieso, Martina Galiè, Daniele Oliveri, Jessica Palomba, Greta Rossi, Alessio Salvini, Paolo Sideri, Antonio Turco.
Sul sito di Radio Rai 3, alla pagina web dedicata alla trasmissione “Tre Soldi”, sarà online una galleria dove riascoltare i radio documentari dopo la messa in onda. Sempre sullo stesso portale, sono ancora disponibili le storie degli scorsi anni, come i focus sulla montagna abruzzese che hanno visto ragazzi di vent’anni alla scoperta di un territorio sorprendente per la sua bellezza e per le numerose attività che lo innervano.
Gli studenti hanno incontrato donne e uomini che trascorrono la loro vita in forte relazione con alcuni dei contesti montani dell’Abruzzo. Alpinisti, allevatori, pastori, personale di soccorso alpino, ognuno restituisce della montagna un suo racconto, complementare agli altri. Paura, curiosità, nostalgia, necessità di guardare oltre, emozioni contrastanti che emergono in un paesaggio sonoro udibile solo alta quota. “Memorie dal futuro”, appunti di un viaggio che è partito dai vicoli e dai cortili del capoluogo per raccontare piccole e grandi storie di rinascita.
Come quella di Gino Sfarra, un ragazzo di 24 anni che ha deciso di fare della propria passione un lavoro: il liutaio. Ha studiato alla Civica Scuola di Liuteria di Milano dove ha imparato a progettare, realizzare e riparare strumenti ad arco quali violini, viole e violoncelli a mano, secondo il metodo utilizzato nel ‘600-‘700. Terminato il percorso formativo, ha scelto di tornare all'Aquila aprendo la sua bottega all’interno di un palazzo restaurato dopo il terremoto del 2009. Non solo resilienza, ma anche semplici testimonianze sulle interazioni reali e virtuali. Un narrato in cui fanno breccia testimonianze, raccolte in presa diretta, di giovani le cui relazioni sono declinate su social network, a partire da Facebook e Whatsapp.
Tra una spunta semplice, doppia spunta e una notifica push, i social registrano approcci di ogni tipo. Da chi va dritto al sodo, a chi si fa desiderare. Chi non fa mai il primo passo, ma lancia degli input con i “like” o con le altre reazioni. Segni di un presente morbido, di una realtà in continua evoluzione che si sovrappone a emozioni, sentimenti e ricordi. Testimonianze significative di questa epoca.
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