Guanciale: sono Ricciardi, che responsabilità 

L’attore abruzzese tra Taranto e Napoli sul set della fiction sul commissario creato da De Giovanni. Regia di D’Alatri

ROMA. Siamo nel 1932. Luigi Alfredo Ricciardi ha trent'anni ed è commissario della Mobile di Napoli. Catturare gli assassini è la sua vocazione e ma anche ossessione: si porta dentro un terribile segreto, una maledizione ereditata dalla madre. Vede il fantasma delle persone morte in modo violento. La madre ,consapevole del carico di dolore che dovrà sopportare, lo ha avvertito prima di morire: «Non commettere il mio stesso errore, non avere figli, altrimenti li condannerai come ho io ho fatto con te».
Sono iniziate il 23 maggio le riprese de “Il commissario Ricciardi”, la nuova serie targata Rai Fiction tratta dai romanzi di successo di Maurizio De Giovanni, pubblicati da Einaudi. La fiction, scritta dallo stesso giallista napoletano con gli sceneggiatori Salvatore Basile, Viola Rispoli e Doriana Leondeff, è diretta da Alessandro D’Alatri e vede come protagonista nei panni del commissario uno degli attori più richiesti e amati dal pubblico televisivo, l’abruzzese Lino Guanciale (tra i successi tv L'Allieva 1 e 2 con Alessandra Mastronardi e Non dirlo al mio capo con Vanessa Incontrada, oltre alla Porta Rossa con Gabriella Pession, ma anche tanto cinema e moltissimo teatro, la sua grande passione). Impegnatissimo sul set a Taranto, Guanciale racconta: «Interpretare il Commissario Ricciardi è un onore e una grande responsabilità. È un set con un grande regista e attori di livello straordinario e la cosa che sin dall'inizio risulta evidente a tutti noi che siamo qui è il grande investimento in termini di qualità che si sta facendo. Sia a Taranto ora – così come poi a Napoli – stiamo tutti cercando di rendere al meglio possibile lo spirito e la complessità dell'architettura costruita da Maurizio De Giovanni attorno a questi personaggi tutti ricchissimi. L'impegno è tanto e tutti quanti stiamo lavorando perché il risultato sia degno».
Il regista da parte sua aggiunge: «Ora a Taranto si respira quotidianamente l’atmosfera degli anni Trenta con quella dose di eleganza e semplicità che hanno caratterizzato un’epoca così distante e al tempo stesso così vicina alla nostra. Cast artistico e tecnico di grande qualità: Napoli, capitale del teatro, ha offerto un parco talenti straordinari per dare anima ai meravigliosi personaggi creati dalla penna di De Giovanni». «Tra un mese», aggiunge D'Alatri, «torneremo a Napoli per i due terzi di produzione mancante portandoci nel cuore l’ospitalità e la gentilezza dei tarantini. Un ringraziamento particolare a Rai Fiction e a Clemart che hanno reso possibile la trasposizione dei romanzi di De Giovanni in una realtà filmica così veritiera, ricca e puntuale» . Come si può invitare una donna a condividere la vita con un uomo tormentato dai fantasmi dei morti, che gli sussurrano per giorni e giorni il loro ultimo pensiero?
Per questo Ricciardi si dedica in modo totalizzante al suo lavoro, indagando sui casi più spinosi e complicati. Gli manca la maggior parte degli strumenti usati oggi per risolvere i delitti, ma è dotato di straordinarie doti intuitive, di un’ossessiva tenacia ed è come guidato dalle ultime parole delle vittime, che sembrano sollecitarlo a cercare giustizia. Ricciardi è circondato da un’aura di mistero, che allontana i suoi colleghi: sia il diretto superiore, Garzo, e sia i subordinati. Uniche eccezioni, il brigadiere Maione e il medico legale Modo, suoi stretti collaboratori: di loro si fida e li considera suoi amici. La sua solitudine, che divide con l'anziana tata Rosa, è scalfita dall'incontro con due donne, diverse ma ugualmente affascinanti. Una, Enrica, incarna la quieta normalità degli affetti familiari cui Ricciardi aspira; l'altra, Livia, rappresenta la sensualità e la passione, da cui si sente attratto. Quale delle due riuscirà a fare breccia nel cuore del commissario?
Nel cast anche Serena Iansiti (Livia), Maria Vera Ratti (Enrica), Antonio Milo (Maione), Enrico Ianniello (il dottor Bruno Modo), Fabrizia Sacchi (Lucia Maione), Nunzia Schiano (Rosa), Peppe Servillo (Don Pierino), Mario Pirrello (Garzo), Adriano Falivene (Bambinella), Massimo De Matteo (il padre di Enrica), Susy Del Giudice (la madre di Enrica) e Marco Palvetti (Falco). Il commissario Ricciardi andrà in onda prossimamente in prima serata su Rai1. Le riprese tra Taranto e Napoli e avranno una durata di circa 23 settimane.
La fiction è realizzata con il sostegno di Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission, con il patrocinio del Comune di Taranto e in collaborazione con la Film Commission Regione Campania. C'è grande attesa intanto per l'uscita del libro “Il pianto dell'alba - Ultima ombra per il commissario Ricciardi” (il 25 giugno per Einaudi), il romanzo in cui il detective chiude il suo ciclo, e trepidazione per il tipo di fine che sarà riservata al personaggio che da 15 anni vive nei romanzi di De Giovanni.
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