L’Aquila capitale della nuova musica per cinque giorni

L’AQUILA. Musica, e insieme arte e letteratura. Compositori e intellettuali, creativi, artisti e docenti universitari. Un pot pourri di soggetti e situazioni che renderanno per cinque giorni L'Aquila...

L’AQUILA. Musica, e insieme arte e letteratura. Compositori e intellettuali, creativi, artisti e docenti universitari. Un pot pourri di soggetti e situazioni che renderanno per cinque giorni L'Aquila “Contemporanea plurale". Contemporanea come le discipline e le forme artistiche che da sabato 4 a mercoledì 8 giugno animeranno l'Auditorium del Parco del castello con musiche e parole, confronti e mostre, plurale perché è il primo atto dell'appena nata (6 aprile scorso) rete interdisciplinare artistica e operativa "Comtemporanea, plurale: è L'Aquila", laddove la "m" di "Comtemporanea" sta lì a indicare la comunità, lo stare insieme, il fare cose in sinergia.

Un progetto «nato quasi per gioco e invece diventato una realtà», come ha commentato il direttore artistico dei Solisti aquilani, Maurizio Cocciolito in occasione della presentazione, ieri mattina, del Festival con cui la nuova rete culturale farà il suo debutto, sabato prossimo, con un programma ricco di appuntamenti interdisciplinari. Cinque giorni di eventi e spettacoli una full immersion di concerti, dibattiti, letture, incontri, installazioni e performance. «Vengono messe insieme tutte queste discipline per una città veramente plurale», ha spiegato la direttrice artistica dell'Isa (Istituzione sinfonica abruzzese), Luisa Prayer. «L'Aquila è una città ricchissima di situazioni, di studio, di ricerca, di programmazione».

Il festival della cultura contemporanea si apre con un vernissage degli allievi dell'accademia di Belle arti, che prepareranno una mostra nel foyer dell'Auditorium. E poi i concerti: due al giorno eccetto domenica, giornata in cui ne sono previsti cinque, pomeriggio e sera. Il programma musicale entra nel vivo con l'esibizione, sabato 4, di Ivan Fedele, con la partecipazione di Andrea Manzoli, i quali si esibiranno con una prima italiana e una prima assoluta. «Fedele è uno dei compositori maggiormente premiato in Italia», ha detto la Prayer. Ma ancora tanti i nomi importanti, con prime assolute di giovani compositori come Andrea Manzoli, Giovanni Dario Manzini, Fabio Massimo Capogrosso, e prime esecuzioni italiane di opere, oltre a quelle di Fedele, anche di Erel Paz, John Adams e Nicola Sani. Sono previsti incontri anche con Luca Lombardi, Flavio Emilio Scogna, Stefano Taglietti, Michela Dall'Ongaro, Matteo D'Amico, con la partecipazione di Andrea Manzoni, Giovanni Dario Manzini e Stefano Cardi.

Ancora, concerti sinfonici e da camera con l'Orchestra sinfonica abruzzese, i Solisti Aquilani, l'ensemble Suono Giallo, l'Ars Trio, il Freon Ensemble guidato da Stefano Cardi. Saranno all'Aquila importanti direttori come Tonino Battista, Marco Attura, Fabio Maestri e solisti affermati come il soprano Valentina Coladonato e il violoncellista Fernando Cajda Greco. E ancora, saranno proposti brani ispirati all'opera di artisti come Burri, Goya e scrittori come Mann e Beckett (a cura del professore Massimo Fusillo), il tutto in un contesto arricchito dalle installazioni e da panel discussion organizzate dall’università dell’Aquila, concerti elettroacustici e performance a cura degli studenti del dipartimento di Musica elettronica del conservatorio.

«Finalmente riprendiamo le tradizioni di questa città, di quando fin dagli anni '70 le maggiori istituzioni culturali e di alta formazione si mettevano insieme per organizzare manifestazioni che sono poi passate alla storia», ha commentato il direttore artistico della Barattelli Fabrizio Pezzopane. Un concetto rafforzato dal direttore del conservatorio Casella, Giandomenico Piermarini, che ha evidenziato il ruolo dell'alta formazione. Alla presentazione della nuova rete artistica hanno preso parte, tra gli altri, anche il sindaco Massimo Cialente, la senatrice Stefania Pezzopane, l’assessore alla Cultura, Betty Leone, affiancati dai direttori artistici degli enti musicali e dal direttore dell’accademia di Belle arti, Marco Brandizzi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA