«La mia Cugnoli, dove vivere bene. E qui il Pecorino...»

Cristiana Tiberio racconta il paesino pescarese che ha scelto con la famiglia per i suoi vigneti

di Domenico Sanguedolce

CUGNOLI

Borgo, montagne e una collina vitata. Un sano paesaggio agricolo e ottimo vino. Quello che Cristiana Tiberio, con il fratello Antonio e il padre Riccardo, produce in contrada La Vota, a 2 chilometri dal paese di Cugnoli, nel Pescarese, in quella che anticamente fu la Masseria Tinozzi, appartenente alla famiglia del famoso umanista e politico cugnolese Domenico Tinozzi. «Non siamo di Cugnoli, ci siamo arrivati ben volentieri 15 anni fa», premette Cristiana.

Le vostre radici sono a Tollo, perché avete scelto di creare qui la vostra azienda?

«Perché volevamo insediarci sull'Appennino abruzzese, dove però ci fosse già un patrimonio viticolo. Una collina che anticipa la montagna ma ha suolo calcareo e clima pedemontano e può esprimere vini freschi, sottili, eleganti. Abbiamo scelto questo luogo per la particolare esposizione dell'azienda che non ha altri vigneti confinanti, una zona dolce tra Gran Sasso e Majella, sempre scossa da ventilazione mite che aiuta a preservare lo stato sanitario delle uve. Qui abbiamo trovato vecchi vigneti a tendone, che oggi superano il mezzo secolo di età, di Trebbiano Abruzzese e Montepulciano d'Abruzzo. Vigneti che abbiamo restaurato e a cui abbiamo affiancato nuove vigne, impiantati con selezioni massali, ed oggi il vitato dell'azienda si estende per 30 ettari».

Qual è la storia di Cugnoli, come si presenta il borgo?

«È un comune di 1600 abitanti che sta ristrutturando il centro storico tutto pedonale, con attenzione. Un borgo medievale, con radici originarie in epoca romana, che conserva le testimonianze del passato nell'antico castello, del quale resta solo la parte anteriore, nella evidente cinta muraria, nei palazzi gentilizi delle famiglie Tinozzi, Pacitti, Tomei per esempio, e soprattutto nella chiesa di Santo Stefano, risalente al XIII secolo con numerosi rimaneggiamenti del XV e XVII secolo, dove è conservato l'Ambone di Nicodemo, la maggiore attrattiva storico-artistica di Cugnoli. Un capolavoro della scultura medievale abruzzese, proveniente dal diruto monastero di San Pietro che era fuori il paese, datato al 1166 e attribuito al Maestro Nicodemo che lo realizzò per l’abate di Montecassino».

Che rapporto avete con il borgo, con la gente?

«Un bel rapporto ma non troppo intenso: noi facciamo vita di campagna. Il paese è accogliente, la gente ospitale e si dà un gran da fare. Amministrazione e cittadini sono stati da subito disponibili con noi, nessuno ci ha visto come forestieri che vanno a minare il territorio altrui... Sembra di vivere in una dimensione quasi fiabesca».

In che senso?

«Qui ho riscoperto una genuinità rara da trovare e non riguarda soltanto il paese ma anche la bellissima e curata campagna circostante».

Cosa c'è di genuino?

«Il senso di una comunità molto unita ma non chiusa. C'è la signora che ti porta la ricotta appena fatta o il latte fresco e il vicino che ti dà una cassetta di verdura dell'orto, a Natale ti regalano i capponi e a Pasqua i dolci tipici, cose belle che forse non si vivono in tutti i contesti piccoli. Ci si aiuta vicendevolmente, ci si prestano gli attrezzi agricoli e se ci sono situazioni sospette parte il tam tam di sms tra i cittadini. C'è una bella condivisione insomma, pensi che all'ufficio postale ci sono macchina del caffè e biscotti tutte le mattine, a disposizione dei clienti».

Vino a parte, cosa c'è di gustoso dalle vostre parti?

«L'olio è un prodotto simbolo di Cugnoli, il cui territorio fa parte della Dop Aprutino pescarese. E poi ci sono i piatti tipici della zona, dalle polpette al sugo agli arrosticini che qui chiamano spitucci».

Un visitatore, un vostro ospite di cantina dove può mangiare, dormire?

«Un gran bel posto è la Fattoria di Maria Donata, una curata dimora di campagna che svolge anche il ruolo di fattoria didattica. Stefania, la proprietaria, ha ristrutturato il vecchio casale di famiglia e lo conduce direttamente con grande passione. Un'accoglienza elegante e rilassante in un fiabesco contesto di campagna che Cugnoli sa regalare come pochi posti».

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