La ricetta: l’alcol evapora e la bevanda è per tutti

Ecco tutti i segreti per fare un ottimo vin brulè da assaporare con gli amici in queste fredde sere d’inverno, possibilmente davanti a un camino acceso. Ingredienti: 1 litro e mezzo di vino bianco/ros...

Ecco tutti i segreti per fare un ottimo vin brulè da assaporare con gli amici in queste fredde sere d’inverno, possibilmente davanti a un camino acceso.

Ingredienti: 1 litro e mezzo di vino bianco/rosso di buona qualità oppure spumante (va bene anche se sa di tappo!), 1 arancia succosa, 1 mela gialla o cotogna, 200 gr di zucchero (anche meno se si utlizza la mela cotogna).

Procedimento: lavare la frutta con tutta la buccia (importante che sia di produzione bio, non trattata), tagliare l'arancia in 8 parti, la mela in 4 eliminando il torsolo. Versare in una pentola capiente di acciaio tutti gli ingredienti e portare a ebollizione. Mescolare il composto finché lo zucchero non sarà completamente sciolto (per questo si consiglia il tipo finemente semolato, bene anche lo zucchero di canna) e coprire col coperchio.

Far bollire finchè la mela non sarà cotta. Prima di berla, la bevanda così pronta va fatta riposare per una ventina di minuti. Va versata nei bicchieri di vetro temperato oppure in tazze di ceramica. La gradazione alcolica dipenderà dal vino utilizzato, di solito tra 11 e 14 gradi alcolici. Tuttavia sopra gli 80°C l'etanolo del vino evapora, pertanto la gradazione alcolica del vin brulè è molto variabile e diminuisce in base al tempo (lungo) ed il modo (fiamma bassa) di ebollizione. L'evaporazione dell'alcol renderà il vino caldo una bevanda per tutti. Per eseguire l'operazione proteggersi con il coperchio: dare la fiamma al preparato sopra il livello della pentola in ebollizione.

Nota: volutamente non sono state aggiunte le tradizionali spezie (cannella, chiodi di garofano, anice stellato) per non coprire il sapore del vino «che non deve essere di qualità scadente nè pastoso, nel caso di un rosso, nè andato a male» sottolinea Adriana Tronca. Nel caso dello spumante, lussuosa finezza per intenditori, è concesso l'impiego di quello “che sa di tappo” o svaporato, l'ebollizione ne consentirà il recupero . (j.f.)