tradizioni

Notte dei Faugni ad Atri, festa antica che conquista i giovani

La cerimonia del fuoco sacro ha aperto il cartellone natalizio che si chiude il 6 gennaio con la discesa delle befane

ATRI. Lo chiamano fuoco sacro quello che arde dalla sera del 7 dicembre in piazza Duomo ad Atri. Un fuoco propiziatorio, una tradizione antica, unica. Un rito pagano, poi legato all’Immacolata Concezione, che si ripete da millenni e che ogni anno regala emozioni ai tantissimi visitatori. Quella tra il 7 e l'8 dicembre, invece, la chiamano La Notte dei Faugni, alti fasci di canne legati da lacci vegetali o fili di ferro che alle 5 del mattino vengono portati in processione per le vie del centro storico. Ma dall’accensione del fuoco sacro alla processione c’è l’attesa. Un’attesa che si traduce in festa, musica, spettacoli e divertimento per migliaia di visitatori e cittadini che vivono appieno la notte più magica per la cittadina del teramano.

La manifestazione, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Atri, dall’Associazione Promoeventi e dal Comitato Festa dell’Immacolata, è stata pensata per rispondere ai vari gusti del pubblico. Per gli appassionati di teatro c’è stato lo spettacolo “Tipi” al Comunale con il comico Roberto Ciufoli, che ha registrato il tutto esaurito. In tutte le piazze e le vie musiche di vari gruppi, Piazza Duchi d’Aquaviva è stata animata con i Nidi d'Arac, a far divertire il pubblico anche i Borghetta Stile. Così, ballando e cantando, migliaia di persone hanno atteso l’alba per la processione dei Faugni, rievocando l’antico rito. In passato nelle campagne attorno alla città ducale venivano accesi dei fuochi a fini propiziatori prima del solstizio d’inverno, in onore del Dio Fauno, figura divina associata alla fertilità della terra. Il rito odierno consiste nell’accendere all’alba nel fuoco sacro i faugni e nel portarli in processione per le vie del centro storico. Anche quest’anno la processione è stata molto partecipata e accompagnata dalle note dell’inconfondibile “Marisa”, tradizionale marcia suonata dalla banda locale. «Anche questa edizione ha registrato un record di presenze», commenta l’assessore alla cultura al comune di Atri, Domenico Felicione, «ringrazio la Promoeventi e il Comitato Festa dell’Immacolata e tutti quelli che hanno collaborato per l’ottimo lavoro svolto, abbiamo organizzato un programma in grado di rispondere ai diversi gusti per celebrare al meglio una rievocazione carica di orgoglio e appartenenza per tutti gli atriani».

«Questa manifestazione» dichiara il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi «ha assunto negli anni un valore sempre più importante riuscendo a mantenere in vita una tradizione antichissima partendo dai giovani di Atri, ma anche riuscendo ad attrarre ragazzi che hanno studiato in questa località e giovani dei comuni limitrofi. La processione dei Faugni si è arricchita negli anni di appuntamenti con la musica e la cultura che hanno portato a vivere un’intera notte piena di emozioni, allegria e divertimento. Una iniziativa che non ha nulla a che vedere con le consumistiche notti bianche, ma che sa rievocare il passato, trasmettere valori e nel contempo far divertire». La Notte dei Faugni ha aperto il ricco cartellone di appuntamenti natalizi di Atri, sono circa 40 le iniziative che animeranno la città ducale fino all’immancabile discesa delle befane dalla torre di Palazzo Acquaviva il 6 gennaio. Dal 9 dicembre all’8 gennaio ci sarà, l’appuntamento con la mostra dei presepi “Si fece di terra” con le opere dei maestri castellani del ‘900 nelle sale del Museo Capitolare. Il 9 e il 10 dicembre il Teatro Comunale ospiterà l’appuntamento con “Suoni Mediterranei”. Sarà inaugurata sabato 10 dicembre e visitabile fino all’8 gennaio nelle Scuderie del Palazzo Acquaviva la mostra sulla Vita di Maria negli affreschi del De Litio “Nostra Signora di Hatria”. Dall’8 al l’11e dal 17 al 23 dicembre i Fondaci di Capo d’Atri saranno aperti per mostre e incontri. Il 10 dicembre alle 16,30 nell’auditorium Sant’Agostino sarà presentato il libro “Con gli occhi della mente”. L’11, inoltre, dalle 17 al Teatro Comunale spettacolo di beneficienza: “’Nde’ preoccupà, ce penze j’”.

Evelina Frisa