Quando l’arte fa del bene Donazioni e mostra per Agave 

Durini, mecenate di Beuys, dona lavori inediti di Chia, Chiari, De Dominicis, Job e molti altri grandi autori all’associazione che si occupa di ragazzi disabili

È un binomio sempre più frequente quello tra arte e solidarietà, ma quando alla base ha opere provenienti da una importante collezione tutto assume un sapore differente. Verrà inaugurata con questi presupposti la mostra Gli Artisti del Silenzio per Agave, venerdì 13 ottobre alle ore 17 a Nereto (Teramo), nello spazio WHF.
Tutto parte dalla donazione che la baronessa Lucrezia De Domizio Durini, uno degli operatori culturali internazionali più incisivi degli ultimi 50 anni, ha accordato alla associazione abruzzese Agave Onlus Per un futuro diverso, associazione con sede a Sant'Egidio alla Vibrata che si impegna a migliorare la qualità della vita dei ragazzi disabili e delle loro famiglie. Lucrezia De Domizio – storica mecenate che ha scoperto e promosso i più importanti nomi dell'arte contemporanea, fra Arte Povera e Concettuale italiano, legando in particolare il suo nome al maestro tedesco Joseph Beuys, con cui ha collaborato per 15 anni portando in Abruzzo e nel mondo la famosa operazione Difesa della Natura – ha deciso di donare all’Agave alcune opere della propria collezione privata, raccolta nel Palazzo Durini di Bolognano (Pescara), e di organizzare una mostra, curata da Giorgio D'Orazio, finalizzata alla vendita dei lavori artistici per sostenere i progetti sociali della Onlus teramana.
Una esposizione di 40 opere contemporanee, visitabile fino a gennaio 2018, che potranno essere acquistate dal pubblico già a partire dall’inaugurazione di venerdì prossimo, durante la quale, dopo l'introduzione alla mostra del curatore D’Orazio e la conferenza “Arte a Servizio della Società” della baronessa Durini, andranno in scena le performance “Beuys To be continued” di Maritè Bortoletto e “Ho bisogno di acqua” di Giampiero Pileri.
«Gli Artisti del Silenzio rappresentano una visione ampliata dell’Arte Contemporanea, un libero confronto di differenti ricerche, generazioni e nazionalità che hanno in comune il rispetto dei principi fondamentali dell’Uomo e della Natura. La mostra quindi mette in pratica la filosofia di quella zona profonda dell’arte beuysiana rivolta al Bene Comune» afferma Lucrezia De Domizio.
Sono tante le opere esposte e uno spazio in particolare è riservato a una installazione sul pensiero e sull'opera di Beuys. Ma sono davvero nomi importanti quelli in esposizione. Compaiono per esempio lavori inediti, degli anni '70, di Sandro Chia e Giuseppe Chiari, le opere di Buby Durini con Joseph Beuys e Gino De Dominicis, notevoli lavori di Marco Bagnoli e di Enrico Job, pregevoli opere di Umberto Mariani e Vitantonio Russo. E ancora tanti altri artisti, italiani e stranieri, come Mario Bottinelli Montandon, Ricardo Calero, Emanuel Dimas de Melo Pimenta, Dagmar Dost-Nolden, Gian Ruggero Manzoni, Patrizia Molinari, Mariano Moroni, Alzek Misheff, Ireneo Nicora, Aldo Roda, Peter Uhlmann, per citarne alcuni.
«Questa operazione culturale rappresenta un appello di solidarietà e collaborazione, un appello all’unità nelle diversità», spiega D'Orazio. «Con l'occasione di una mostra, corredata da altri appuntamenti culturali, il 23 dicembre e il 13 gennaio con concerti, proiezioni e presentazioni, si cerca di raccogliere fondi per una nobile causa. Chiunque avrà la possibilità di acquisire una o più opere, accordandosi con i referenti della Agave Onlus, tra l’altro con quotazioni di favore rispetto alle valutazioni di mercato, in virtù della finalità benefica, grazie alla disponibilità della collezione De Domizio Durini. Accanto all’aspetto culturale, dunque, viene in luce concretamente la possibilità di fare del bene attraverso l’acquisto di un altro fondamentale bene come l'arte di importanti autori».
A nome dell'Agave Onlus interviene Gino Natoni che, grazie al rapporto costruito con la baronessa Durini, ospite d'onore del galà Agave organizzato a Civitella del Tronto con il ristoratore Daniele Zunica e il top chef Massimo Bottura lo scorso luglio, ha ottenuto questa notevole donazione, dal considerevole valore culturale ed economico. «Per noi è davvero un onore, commovente anche, aver ricevuto una attestazione di stima e un tale gesto di generosità dalla baronessa Durini. Spero che gli abruzzesi, collezionisti e non, comprendano l'importanza di questa operazione benefica e diano il loro fattivo contributo alla causa».
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